Violenza sessuale e maltrattamenti: sfilano i testimoni in aula

Accusato l’ex marito. Ascoltati gli investigatori. che soccorsero la donna.

Violenza sessuale e maltrattamenti: sfilano i testimoni in aula

Violenza sessuale e maltrattamenti: sfilano i testimoni in aula

"Ci arrivò una chiamata perché l’ex marito era fuori dall’abitazione e stava discutendo con la donna per il mantenimento del figlio". A parlare davanti al giudice del collegiale Ermanno De Mattia uno degli investigatori che intervennero dopo la chiamata della donna alle forze dell’ordine. L’uomo è accusato dalla ex di maltrattamenti dal 2017 al 2020 e violenza sessuale in un episodio avvenuto nel luglio di tre anni fa. Nello specifico la donna ha raccontato durante la denuncia di non poter più avere una vita normale: l’ex marito la pressava continuamente per vedere le conversazioni telefoniche (addirittura la donna aveva riferito di non poter mandare un messaggio alle amiche se lui non fosse stato avvisato del gesto), la minacciava di poter fare della sua vita quello che voleva, era contrario a vederla ballare in luoghi pubblici e pretendeva di conoscere ogni spostamento della sua ex moglie, per poi farle domande a tradimento per capire se mentisse. Tutti comportamenti che hanno portato la ragazza difesa dai legali Alessandro Ravani e Valentina Rigutini a denunicare i comportamenti dell’uomo.

"L’uomo – ha raccontato il militare –, era lì per prendere il figlio, ma la donna non voleva. Mi sono avvicinato e ho parlato con lei: raccontò che la situazione era diventata insostenibile e pochi giorni prima aveva ricevuto pressione per avere rapporti sessuali con lei. Approfondimmo le indagini anche tramite messaggi telefonici che erano intercorsi tra di loro. Abbiamo invitato l’uomo ad andare dai suoi genitori". La parola è poi passata a un altro investigatore: "Ci contattò per i problemi con l’uomo per il figlio. Ci disse di aver subito una violenza sessuale nei giorni precedenti".