Come avvenuto quest’anno in aprile e luglio, un gruppo di cittadini americani appartenenti alla comunità giapponese della metropoli di Los Angeles , giungeranno sabato in visita nelle borgate di Tendola (Fosdinovo) e di San Terenzo Monti (Fivizzano) ripercorrendo le tappe dove i loro padri e nonni, inquadrati nel 442° Rgt e nel 100° Btg Regimental Combact Nisei, nel lontano 1945 militari dell’Us Army, combatterono ferocemente contro formazioni naziste e della Rsi, lasciando sul campo molti caduti.
Un omaggio quindi, da parte dei discendenti di questi valorosi soldati americani ’dagli occhi a mandorla’, nei confronti dei loro congiunti che si immolarono per liberare anche quest’angolo di Lunigiana, ritenuto territorio d’estrema importanza strategica per via della presenza dei numerosi passi appenninici che permettevano il collegamento fra la costa tirrenica e la Pianura Padana. Gli ospiti Usa, visiteranno il Museo della Resistenza delle Prade di Fosdinovo, il borgo di Tendola dove incontreranno gli anziani testimoni superstiti della battaglia fra i Nisei e i soldati tedeschi per la liberazione del paese nell’aprile del ’45 e ugualmente tutto questo avverrà nella limitrofa San Terenzo, frazione di Fivizzano dove i discendenti dei Nisei visiteranno anche il Museo della Cultura della Memoria. Saranno i primi ad ammirare il grande cartello per l’occasione sarà posizionato stabilmente nei pressi del Museo, che racconta scritta in italiano ed in inglese ed a breve in tedesco, la storia tragica di Stanley Hayami, un soldato americano di soli 19 anni ucciso in quel luogo da un cecchino avversario. Per l’occasione sarà presente anche il sindaco di Fivizzano Gianluigi Giannetti.
Ma la visita degli abitanti della ’Little Tokio’ di Los Angeles, riserva pure una sorpresa. Si è scoperto che uno di questi militari dai tratti somatici orientali, qualche mese dopo la fine della guerra convolò a nozze con una ragazza della nostra terra, conosciuta mentre entrambi cercavano riparo nell’infuriare di un bombardamento. Della coppia, che emigrò poi negli Usa dove visse felicemente la propria esistenza, arriveranno portate dagli ospiti foto, documentazione e particolari importanti.
Roberto Oligeri