Prosegue con il quinto appuntamento, il Festival organistico internazionale, la tradizionale rassegna di musica di alto livello organizzata nella chiesa di san Pietro in Avenza, dalla parrocchia di don Marino Navalesi, con la collaborazione di Anspi (circolo Piergiorgio Frassati), ditta restauro organi storici ’Samuele Maffucci’ di Pistoia, Furrer Carrara, ditta Verdini Marmi. Il festival è dedicato alla memoria di don Sergio Rosaia e la direzione artistica è affidata a Ferruccio Bartoletti. , Domenica, alle 21.15 (ingresso libero), sarà la volta di Viviana Romoli (nella foto) a dare fiato alle canne del Serafino Paoli del 1852, il più antico organo del comprensorio. Il programma prevede musiche di Augustin Bux, Johan Sebastian Bach, padre Davide da Bergamo, Vincenzo Bellini, Giovanni Morandi e Polibio Fumagalli.
Viviani consegue il diploma di secondo livello in organo e composizione organistica al conservatorio Francesco Antonio Bonporti di Trento, il diploma in pianoforte al conservatorio Santa Cecilia di Roma dove frequenta anche il corso di composizione. Come organista svolge attività concertistica in Italia e all’estero sia in veste di solista che in duo con Marco Fracassi e altri strumentisti e cantanti. Ha collaborato con la Fondazione Levi di Venezia, il dipartimento di Storia della Musica dell’università di Padova e il Miur, tenendo corsi di aggiornamento. In ambito Cei nel 2018 le è stato conferito l’incarico di schedatore abilitato nell’ambito dell’inventariazione degli organi a canne storici. Presta servizio di organista liturgico nel Cadore.
Maurizio Munda