Una morte assurda che ha suscitato la rabbia della città e la viva reazione del mondo della politica. Molti i messaggi dei partiti per la tragedia che ha strappato alla vita Paolo Lambruschi in cava a Miseglia. "Non possiamo più accettare che l’attività di cava sia segnata da un prezzo umano così alto - commenta il Pd provinciale - e serve un cambiamento culturale e strutturale". Il gruppo consigliare Lista Serena Arrighi sindaca, così come la segreteria provinciale del partito socialista e il partito repubblicano, esprimono sentite condoglianze per la tragica scomparsa di Paolo Lambruschi. "È una tragedia che deve impegnare tutti, dalle Istituzioni ai Partiti fino alle Associazioni e alla società civile, nel miglioramento costante delle condizioni di lavoro" scrivono dal Psi. Impegno ritenuto necessario anche dal Pri. "In un Paese civile, il lavoro dovrebbe essere fonte di dignità e non di tragedia e di morte. Auspichiamo un impegno serio, maggiore controllo, formazione da parte di datori, addetti ai lavori, e di tutti i soggetti coinvolti affinché si possa mettere fine a questa pagina dolorosa" fa eco la Lista Arrighi.
"Tragedia che ci scuote - aggiunge il Movimento 5 stelle Carrara - perchè non si deve morire sul lavoro e per la logica del profitto a ogni costo. Pretendiamo tutele e garanzie reali". Con una nota congiunta, Lega, Fratelli d’Italia, Forza Italia e Noi Moderati Carrara si uniscono al cordoglio. "Non possiamo restare indifferenti - spiegano - ed è doveroso ribadire quanto sia imprescindibile garantire la sicurezza sul lavoro". Per il deputato della Lega Andrea Barabotti "E’ fondamentale intensificare gli sforzi per prevenire incidenti di questa natura". "Nei primi due mesi del 2025 - spiegano dal Movimento 5 stelle Toscana - in Toscana 12 lavoratori hanno perso la vita. Numeri che richiedono un impegno urgente di tutte le istituzioni". "Purtroppo l’Italia sta normalizzando l’idea di uscire di casa per lavorare e non farvi più ritorno - aggiunge l’onorevole Pd Marco Furfaro - e lo dicono i dati delle morti sul lavoro, anche di questo 2025, che è già tragico". Per Pierandrea Vanni e Giuliano Baracchini del Movimento cristiano lavoratori, si tratta di "una spirale inaccettabile per un paese civile, con la rabbia e la protesta, assolutamente comprensibili, che non bastano però senza una presa di coscienza e una mobilitazione civile a difesa della vita umana nei luoghi di lavoro". "Ennesimo incidente mortale che sconvolge la città e tutta la comunità - aggiunge Cosimo Maria Ferri - e diventa difficile parlare di sicurezza sul lavoro, di leggi e prevenzione".