REDAZIONE MASSA CARRARA

Volano turismo e trasporti. Frena il commercio all’ingrosso

Contrazioni per le lavorazioni lapidee, bene metalmeccanica e nautica

Il settore industriale apuano nel 2023 ha confermato la sua solidità, mantenendo indicatori di bilancio positivi e mostrando una crescita del fatturato. In media, le imprese del settore hanno registrato ricavi superiori ai 3,7 milioni di euro, con un incremento del 6% rispetto all’anno precedente.

Un ruolo centrale è ricoperto dalla lavorazione lapidea che nel 2023 ha affrontato una contrazione del fatturato del 7% rispetto all’anno precedente. Calo influenzato principalmente dalla flessione delle esportazioni di materiale lavorato, secondo Istat del -10%, con un impatto significativo sul mercato statunitense (-24%). Il ricavo medio delle aziende del comparto è sceso sotto i 4,4 milioni di euro. Rispetto alla lavorazione, l’estrazione lapidea ha registrato un 2023 più difficile. Il principale fattore di criticità è stato il calo della domanda, con i volumi di produzione ai livelli minimi degli ultimi dieci anni (escluso il 2020): nel dettaglio, nel bacino di Carrara sono state estratte nel 2023 circa 656mila tonnellate di blocchi, pari a una flessione dell’11% rispetto alle 737mila tonnellate del 2022. Anche il mercato estero ha subito una flessione ma il comparto ha contenuto almeno in parte gli effetti negativi sulle performance economico-finanziarie.

Crescita significativa del fatturato per il metalmeccanico (+10% rispetto al 2022), avvicinandosi ai 2,6 milioni di euro per impresa: l’utile è salito dal 3,8% al 4,3% del fatturato. Dal punto di vista finanziario ed economico, il settore ha mostrato segnali di rafforzamento. Mentre la cantieristica nautica si conferma nel 2023 come il comparto più dinamico e in salute dell’economia locale, con una crescita significativa di tutti i principali indicatori economici e finanziari. In soli dodici mesi, il fatturato è aumentato del 21%, superando la soglia dei 10 milioni di euro per impresa. Quanto al settore delle costruzioni, buoni andamenti nel 2023, con un aumento del fatturato del 12% rispetto al 2022, sostenuto verosimilmente dagli incentivi fiscali per riqualificare il patrimonio edilizio. Nel 2023 il settore del commercio (ingrosso, dettaglio, veicoli) ha incontrato diverse difficoltà, con quello all’ingrosso che ha influenzato negativamente gli indicatori economici. Il giro d’affari è diminuito del 5% rispetto all’anno precedente. Male la maggior parte degli indicatori tranne il grado di patrimonializzazione, salito al 40,5%, indicando una maggior solidità finanziaria complessiva. Il commercio al dettaglio ha registrato performance migliori rispetto al complesso del commercio. Con riferimento poi al turismo (alloggio, ristorazione, agenzie di viaggi e tour operator), i fatturati sono cresciuti in misura particolarmente intensa (+12%), a testimonianza di una stagione 2023 che, nonostante un leggero calo del 2,2% delle presenze turistiche ufficiali - come dai dati della Regione - sembra essere andata bene. L’articolato settore dei servizi di mercato ha registrato nel 2023 una flessione del 5% nel giro d’affari, ma grazie a una solida performance del valore aggiunto, che è aumentato del 7%, non ha avuto un impatto significativo sull’utile di esercizio. Un segmento di particolare interesse all’interno del settore è quello di trasporti e spedizioni, che ha un ruolo determinante, contribuendo al 49% del fatturato. Tale segmento ha segnato una crescita del giro d’affari del 6%.