CRISTINA LORENZI
Cronaca

’White’, avanti tutta : "I riflettori sul centro e nel mondo marmo". La parola al curatore

Domenico Raimondi amareggiato per i danni e la maleducazione, ma soddisfatto per la risposta del pubblico e della critica "E’ l’occasione di rivalsa per questa città dalle mille potenzialità".

’White’, avanti tutta : "I riflettori sul centro e nel mondo marmo". La parola al curatore

’White’, avanti tutta : "I riflettori sul centro e nel mondo marmo". La parola al curatore

"E’ un peccato, dispiace, ma queste manifestazioni devono servire anche per i cittadini, per essere educati al bello e alla giusta fruizione delle opere". Avanti tutta dal curatore di White Carrara Domenico Raimondi che, pur amareggiato, replica alle numerose accuse di chi accusa gli organizzatori di "non aver tenuto conto del contesto sociale in cui si opera, che dovrebbe essere la prima preoccupazione dei curatori". Non è così secondo l’art director e designer il quale rilancia la sua mostra e sostiene che questa sia invece la strada giusta.

"La manifestazione – ha dichiarato Raimondi – sta dimostrando tutto il suo valore. E’ la mostra della città, organizzata dall’amministrazione comunale, a cui hanno partecipato le aziende, gli artigiani, gli artisti e tutti i soggetti coinvolti nel marmo. Nessuno di loro in questi giorni ha pensato di ritirare la propria opera. Anzi sono tutti convinti della bontà della nostra manifestazione.

C’è chi accusa che non si sia tenuto abbastanza conto del contesto sociale

"Abbiamo posto basamenti sufficientemente alti a protezione, telecamere ovunque e cartelli dissuasori. Le persone devono essere educate su come ci si avvicina all’opera. Il curatore cerca di dare un messaggio e di lanciare un progetto di design apprezzato da tutta la stampa e da quanti sono venuti in visita. In città si parla del bello".

Il degrado del centro storico può essere da ostacolo

"Non ho riscontrato queste problematiche. L’amministrazione ha cercato di animare Carrara anche con questa mostra che è la rivalsa di una città delle molte potenzialità. Il refrain continuo che sentiamo dai cittadini e ’non ci meritiamo questo’, tante persone stanno apprezzando e vorrebbero che questo messaggio fosse valido per tutti. Poi se ci sono delle difficoltà e qualcuno ha dimostrato atti di superficialità cercheremo di rimediare. Siamo davanti a un progetto culturale e civico che serve proprio per avvicinare i cittadini all’arte".

Da molti viene contestata anche la comunicazione: si va alla mostra e non si capisce cosa si sta vedendo

"Non direi. Ogni opera è corredata da totem e cartelli illustrativi. Ci sono poi i siti online per ogni spiegazione più approfondita che abbiamo lasciato al web per consentire che ognuno liberamente possa farsi la sua idea e poi possa confrontarsi con didascalie e spiegazioni altrui. Se uno vuole documentarsi ha tutti gli strumenti che ci sono in tutte le mostre e musei".

Il cavattappi rimarrà senza braccia?

"No sono già state avviate le operazioni per aggiustarlo e anche per salvaguardarlo maggiormente dal momento che è l’unica opera che presenta parti in movimento. Per il resto credo che i bambini vadano seguiti ed educati alla fruizione di opere d’arte. Se l’educazione non c’è sono proprio occasioni come questa che fanno crescere anche il pubblico. Poi si sa quando si fa qualcosa in piazza va messa la componente del rischio. In questo caso tengo a precisare che non si tratta di atti vandalici, ma di disattenzione e maleducazione. Il vandalo ha la premeditazione: esce di casa con lo spray per devastare un’opera. Per il resto si tratta di una bella mostra che ha puntato i fari sulla città e sul suo marmo. Farne un dramma non aiuta nessuno".