"L’istituzione della zona logistica semplificata (Zls) della Toscana rappresenta un passo importante per il rilancio economico della nostra costa, ma rimaniamo preoccupati per la logistica Toscana e in particolare per la realizzazione della Darsena Europa". Così l’onorevole della Lega Andrea Barabotti interviene sulla questione delle agevolazioni e della preziosa occasione della zona logislistica semplificata per il nostro territorio, ma esprime preoccupazioni sulla governace dell’Autorità portuale e sostiene la necessità di una sola autorità toscana. Il che significa il passaggio del nostro scalo sotto l’egida dei porti toscani, in questo caso l’unione con Livorno che da tempo Barabotti auspica.
"Alla luce delle osservazioni mosse dalla Corte dei Conti – scrive barabotti –. I ritardi e l’aumento vertiginoso dei costi, evidenziati dalla Corte dei Conti, sono il risultato di una gestione inadeguata da parte del commissario labronico Luciano Guerrieri, di cui il governo dovrà prendere atto quanto prima. Per questi stessi motivi è evidente che Guerrieri non possa essere confermato alla guida dell’Autorità di sistema portuale".
Così il deputato della Lega si è espresso nell’ambito di una conferenza stampa promossa dal Carroccio a Livorno. "In questo, la posizione espressa dal presidente Eugenio Giani trova la nostra più ferma contrapposizione - aggiunge -. È necessario un cambio deciso al vertice per garantire una gestione efficace e trasparente di un progetto così cruciale. Infine, voglio ribadire l’importanza di creare un’Autorità di sistema portuale regionale, per assicurare – conclude il parlamentare della Lega – una governance più organica dei porti toscani, incluso quello di Marina di Carrara, oggi gestito da un’autorità ligure. Questo è il momento di agire per tutelare gli interessi della Toscana e delle sue infrastrutture strategiche".
Il passaggio del nostro porto sotto l’egida della Toscana fu annunciato come necessità dallo stesso Barabotti già qualche mese fa: proposta colta al volo dal governatore toscano Eugenio Giani.