Massa Carrara, 3 marzo 2025 – Le cave di Carrara nella notte degli Oscar. Il film ‘The Brutalist’ diretto da Brady Corbet e girato tra Bettogli e il centro storico della città ha vinto tre statuette su dieci nomination alla notte degli Oscar: miglior fotografia, miglior colonna sonora e soprattutto miglior attore protagonista ad Adrien Brody, al secondo Oscar dopo ‘Il pianista’ ricevuto oltre vent'anni fa. Ed è proprio grazie a Brody e alla sua amicizia con l’imprenditore apuano Gualtiero Vanelli se il regista Corbet ha scelto come location le cave di marmo.

L’attore per le riprese su Carrara aveva chiamato l’amico Vanelli per capire se fosse possibile fare un sopralluogo alle cave, e dopo un paio di mesi era stato scelto un sito non contaminato in zona Bettogli. La pellicola che dura più di tre ore e mezza racconta la storia dell'architetto ebreo ungherese László Tóth (Adrien Brody), emigrato negli Stati Uniti nel 1947. L’architetto terminata la Seconda guerra mondiale e sopravvissuto all'olocausto, emigra negli Stati Uniti per iniziare una nuova vita. Una storia melodrammatica, esaltata dalla pellicola 70 mm e dalle musiche di Daniel Blumber.

Un film drammatico che ripercorre la vita di questo artista tormentato, problematico, drogato e forse anche abusato che si trasferisce in America, lasciando l'amata moglie malata (Felicity Jones) in Europa. In America inizialmente vive in povertà finché incontra un singolare mecenate tanto pieno di sé quanto poco intelligente (Guy Pearce), che gli dà un incarico importante che potrebbe finalmente riscattarlo. Al contrario è solo l'inizio di un’odissea piena di alti e bassi. Le tre statuette sono un importante riconoscimento per la città di Carrara. Il film aveva conquistato pubblico e critica già prima della serata al Dolby Theatre di Los Angeles vincendo tre Golden Globes e il Leone d’Argento per la regia a Venezia. ‘The Brutalist’, semmai ce ne fosse bisogno, conferma ancora una volta il fascino che i bacini marmiferi accendono nel mondo cinematografico e della moda, a cominciare dai Fratelli Lumière che nel 1897 alla ferrovia Marmifera di Fantiscritti girano il celebre film del treno che esce da una galleria.