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Le finaliste di Miss Italia
Jesolo (Venezia), 10 settembre 2014 - Lezioni di cucito, di dialetto, di ballo, ma anche i trucchi per realizzare una perfetta “mise en place”. Sono queste alcune delle tante abilità che le 24 finaliste di Miss Italia dimostrano di possedere, raccontate in prima persona in brevi, divertenti ed autoironici filmati, visibili on line sul sito www.missitalia.it. “Miss in gioco”, questo il titolo dell’iniziativa, fa parte della campagna di autopromozione delle finaliste stesse, dal titolo “Condividi la tua Miss”, che sfrutta le potenzialità del web 2.0. e, in particolar modo, i meccanismi di condivisione offerti dai Social Network. Grazie a questi moderni strumenti digitali, per la prima volta nella storia del Concorso, le ragazze in gara possono autopromuoversi, diventando veicolo di se stesse, sollecitando e creando un vero e proprio tifo intorno a loro, che si dimostra particolarmente vantaggioso in questa fase finale della manifestazione. Da oggi, quotidianamente, saranno caricati sul sito ufficiale del Concorso, e condivisi in tempo reale sui profili Social Facebook, Twitter ed Istagram di Miss Italia, i video di tutte e 24 le ragazze che domenica sera, su La7, si contenderanno la corona della più bella d’Italia.
Ma vediamo qualche numero interessante sulle partecipanti partendo dallo studio. In nove frequentano il liceo, sette sono, sette sono iscritte a un Istituto Tecnico e una frequenta un corso professionale. Lavoro. 7 miss studiano e lavorano. I loro impieghi sono: modella, hostess, commessa, cameriera, baby sitter, tecnico di laboratorio chimico. Una è ballerina professionista. Social. Tutte utilizzano facebook, ma non ne fanno un uso eccessivo. In qualche caso servono a tenere i contatti con familiari che non vivono nella stessa città, se non all’estero. In sintesi, i social vengono usati dalle finaliste “il tempo giusto”. In linea di massima, inoltre, tutte sembrano orientate a leggere i quotidiani e a tenersi informate (come stanno facendo a Jesolo), soprattutto on line, mentre sono molto meno interessate ai programmi della televisione, salvo i tg.