Massa Carrara, 27 marzo 2024 - Chiusa officina abusiva. Nella scorsa settimana, i militari del Nucleo Carabinieri Ispettorato del Lavoro di Massa Carrara, in collaborazione con gli Ispettori tecnici dell’Ispettorato del lavoro di Carrara hanno effettuato un controllo presso un’officina di autoriparazioni di Carrara. L’attività è partita a seguito di alcune segnalazioni dei cittadini che si sono lamentati dell’impossibilità di pagare con bancomat o con un altro sistema tracciato riferendo che il titolare richiedeva il pagamento esclusivamente in contanti senza accettare alternative e senza dare nessuna delucidazione. Non solo. Alcuni utenti si sono anche lamentati dell’impossibilità di ottenere la ricevuta degli interventi effettuati alle vetture anche ai fini fiscali. Una volta sul posto, sono stati sorpresi i due meccanici, ognuno impegnato a effettuare interventi al motore di due autovetture. All'esterno una lunga fila di veicoli in attesa a testimonianza di un'attività molto fiorente. Dai primi accertamenti svolti, emergeva che l’attività di autoriparazione era abusiva in quanto non era stata costituita alcuna impresa e non era stato formalizzato alcun adempimento riguardante i contratti di lavoro del dipendente, sulla sicurezza nei luoghi di lavoro, in materia di gestione dei rifiuti derivanti da lavorazioni meccaniche.
L'attività era all'interno di un'altra azienda dedita alla distribuzione di carburanti e a un deposito temporaneo di bombole gpl, per questo si è proceduto al sequestro preventivo. Queste le contestazioni in materia di sicurezza nei luoghi di lavoro: la mancata valutazione dei rischi, la mancata individuazione delle misure preventive e di protezione dei lavoratori, la mancata individuazione delle procedure e dei ruoli per la sicurezza all’interno dell’impresa, il mancato rispetto degli adempimenti relativi a formazione e verifica dell’idoneità sanitaria del lavoratore che prevedono ammende fino a euro 31.892 e sono state rilevate violazioni amministrative relative all’impiego irregolare del lavoratore che prevedono sanzioni per 3900 euro. Il gip del Tribunale di Massa ha convalidato il sequestro preventivo e disponeva l’apposizione dei sigilli ai locali destinati all’attività di autoriparazione.