Massa, 21 dicembre 2022 - Sputi e spintoni, minacce e un volantino dal tono minatorio come rivendicazione: c’è la pista anarchica dietro l’aggressione di lunedì sera al deputato Alessandro Amorese, all’assessore Marco Guidi e ad altri rappresentanti di Fratelli d’Italia. Sono le 20 e 30, militanti e simpatizzanti di Fratelli d’Italia si ritrovano a Ronchi per la tradizionale cena degli auguri di Natale. Una ricorrenza speciale, quest’anno, con il partito che a livello provinciale ha stravinto le ultime elezioni e per la prima volta vede un deputato massese eletto a Roma, Alessandro Amorese. C’è anche lui, insieme al coordinatore provinciale e assessore di Massa, Marco Guidi, consiglieri e rappresentanti del partito.
Sono in tanti, saluti e strette di mano, un po’ di calca alla porta del ristorante Da Pietron alla pensione Ida. Nella folla ci sono anche due ragazzi in mezzo al gruppo a cui nessuno dà peso. Ma i due non sono lì per mangiare al ristorante. Hanno ordinato delle pizze, le prendono e mentre si avviano verso l’uscita iniziano a inveire contro Amorese, Guidi e i consiglieri del partito: fascisti, morirete, la pagherete sono alcune delle frasi. Sul momento pare quasi uno scherzo ma i toni alzano in fretta, qualche frazione di secondo e iniziano gli spintoni poi uno dei due ragazzi sputa a Massimo Evangelisti. Gli animi si scaldano, i due corrono fuori dal locale, salgono sullo scooter e partono.
Sarebbe stato archiviato come un episodio sgradevole ma c’è dell’altro. I rappresentanti del partito di Giorgia Meloni controllano che non ci siano stati vandalismi sulle auto. Niente. Quando rientrano il titolare del locale consegna loro un biglietto lasciato dai ragazzi, un comunicato anarchico di accuse politiche e rivendicazioni contro il governo Meloni e i ‘fascisti’ ma anche minacce di morte. La rivendicazione riguarderebbe l’anarchico Alfredo Cospito, sottoposto al regime del 41-bis da maggio: nelle ultime settimane ha iniziato lo sciopero della fame per protesta e gli anarchici lo vogliono fuori dal carcere e fanno manifestazioni di solidarietà e contestazioni in tutta Italia e oltre i confini nazionali.
A impensierire, chiarisce il coordinatore Marco Guidi, è che un brutto episodio che avrebbe potuto essere casuale fosse stato invece premeditato e organizzato, in linea con una "situazione che stiamo vivendo a livello nazionale, le scritte sulle sedi di Fratelli d’Italia e le minacce alla Meloni anche sui social". Immediato l’intervento dei carabinieri e della questura: le forze dell’ordine hanno preso il volantino e avviato le indagini grazie anche alla foto della targa dello scooter consegnata dai militanti di Fratelli d’Italia, oltre a una descrizione di quanto accaduto e delle due persone coinvolte. Il prefetto Guido Aprea ha inoltre contattato il deputato Alessandro Amorese per avere un quadro della vicenda. Il deputato e coordinatore regionale del partito, Fabrizio Rossi, esprime solidarietà ai colleghi di partito.