Massa Carrara, 27 settembre 2022 - L’analisi della sconfitta del Partito democratico alle elezioni politiche dentro ai confini della provincia apuana, fino a pochi anni fa considerata un fortino del centrosinistra, passa tutta attraverso un quadro complessivo piuttosto semplice: la coalizione del Pd è sempre rimasta sotto in tutti i Comuni che contano di più come peso specifico. Sotto la coalizione di centrodestra e in particolare di Fratelli d’Italia persino alla Camera dove il centrosinistra ha schierato l’unica candidata della provincia di Massa Carrara, la deputata uscente Martina Nardi. Un bagno di sangue. Il voto nazionale dimostra ancora una volta di più come sia del tutto disgiunto dalle logiche territoriali: l’onda che conta è quella della Meloni, che ha travolto tutto.
Anche se la principale candidata all’uninominale che si confrontava con la Nardi era una consigliera regionale della Lega della provincia lucchese, Elisa Montemagni. Per la deputata uscente apuana non c’è stato niente da fare. E’ rimasta dietro in tutti i territori provinciali, persino nella ‘rossa’ Montignoso. Impietoso il confronto poi in alcune roccaforti lunigianesi, feudo devoto alla famiglia Ferri, dove Nardi assieme al Partito democratico e a tutta la coalizione di centrosinistra si è dovuta accontentare di un misero terzo posto, dietro non solo alla corrazzata vincente del centrodestra ma pure al candidato del terzo polo formato dall’alleanza fra Azione e Italia Viva. "Sono stati dieci anni impegnativi ma esaltanti e formativi. Ho imparato e mi sono impegnata al massimo delle mie possibilità – evidenzia sin dalle prime ore la candidata alla Camera nell’uninominale per il centrosinistra – Per la prima volta nella storia della Repubblica, la nostra provincia non avrà nessun rappresentante del centro sinistra in Parlamento e questo mi intristisce molto. Da domani mattina torno a essere Martina, avrò tempo per me, per la mia famiglia e per il mio lavoro. Da tanti anni il mio ‘far politica’ ha coinciso con l’impegno totalizzante nei confronti della mia comunità, del centro sinistra e delle persone, mi troverò nella inedita situazione di non dovermi più impegnare nella risoluzione dei problemi. Ora vado in vacanza per qualche giorno, poi tornerò a fare la militante politica del Pd. Grazie a tutti e a tutte le persone che si sono impegnate e che mi hanno sostenuto".
Fra i candidati apuani sconfitti nel collegio uninominale anche Elda Baldi che però può consolarsi con il buon risultato ottenuto dal Movimento 5 Stelle, terzo partito a livello provinciale con il 12,04% davanti al terzo polo. Resta fuori come candidato di coalizione nell’uninominale alla Camera per il collegio che riguarda la nostra provincia anche il deputato uscente Cosimo Maria Ferri, che era però anche candidato capolista nel listino bloccato della Liguria per la Camera dove potrebbe ancora avere possibilità di riuscire a ritrovare la strada per Roma, in attesa delle ripartizioni del proporzionale. Ma bisogna attendere l’ufficialità dal fronte ligure mentre la certezza è che un suo eventuale ritorno al Parlamento non passerà dai nostri collegi.