ALFREDO MARCHETTI
Politica

Idi di marzo per il sindaco Persiani, l’ex maggioranza staccherà la spina

Protocollata la mozione di sfiducia della minoranza alla quale aderirà anche Forza Italia, passata all’opposizione

Il consigliere di Forza Italia Luca Guadagnucci e il gruppo tolgono la fiducia a Persiani

Massa, 15 febbraio 2023 – Tanto tuonò che piovve. Forza Italia è passata agli scranni dell’opposizione. E la minoranza non resta a guardare trovando le ultime firme mancanti per protocollare la mozione di sfiducia al sindaco Francesco Persiani. Novità dell’ultima ora è l’adesione al documento anche del consigliere Sergio Menchini, che ha apposto la tredicesima firma. Settimane di passione per il primo cittadino, alle prese con lotte intestine, ambizioni di comando, scelte politiche non digerite dai diretti interessati, giudicate come un "contentino". C’erano tutti i presupposti che la maggioranza targata Persiani si sfaldasse prima della fine del mandato e lunedì sera è arrivata la mazzata che, molto probabilmente, sarà quella finale. In consiglio comunale è arrivata la stoccata del capogruppo del partito di Silvio Berlusconi al primo cittadino: in tre minuti di intervento Guadagnucci ha espressamente tolto la fiducia a Persiani, informandolo che il suo gruppo consiliare sarebbe passato all’opposizione. Prima di uscire dall’aula. "Era inevitabile – commenta Guadagnucci –. Tutti i passaggi effettuati per un dialogo costruttivo sono stati accolti da un muro di gomma. Anche la richiesta pervenuta dal segretario regionale di FI di un azzeramento di giunta e una sua ricomposizione è rimasta inascoltata. La ciliegina sulla torta che ha causato lo strappo definitivo è stata la nomina ad assessore di Piergiuseppe Cagetti che, se da un lato soddisfa la direzione provinciale, dall’altro viene considerata da noi del gruppo consiliare come un ’contentino’, con inutile aggravio di costi della politica. All’atto pratico: questa nomina zoppica. C’è da approvare il bilancio, come può un assessore dedicato ai progetti del Pnrr essere attivo a tutti gli effetti senza un bilancio promosso?. In questi anni – prosegue – c’è stata totale mancanza di confronto e trasparenza. I nostri consigli sono stati inascolati".

Il primo cittadino non ha avuto nemmeno il tempo di metabolizzare questa diaspora che ieri mattina è stata protocollata la mozione di sfiducia della minoranza, documento che, dopo settimane di gestazione, trova un suo epilogo. Le 13 firme necessarie sono state depositate in segretaria del presidente del consiglio comunale. A voler staccare la spina, oltre i consiglieri di opposizione, Pd, Movimento 5 stelle, Articolo uno Mdp, Italia viva e la lista Volpi sindaco, a distanza di un mese si sono aggiunti anche gli ex alleati del sindaco. Con Luana Mencarelli quindi ci sono Gabriele Carioli, Uilian Berti, Stefano Alberti, Dina Dell’Ertole, Elena Mosti, Paolo Menchini, Alessandro Volpi, Roberta Dei, Antonio Cofrancesco, Sara Tognini, Lucia Bongiorni, Sergio Menchini. E con l’avallo di Guadagnucci, Benedetti e gli altri tre consiglieri in quota FdI Evangelisti e Tenerani e Cancogni i giochi sono fatti. Pungenti le critiche a Persiani registrate sul documento che porta la firma dei 13 consiglieri: dal piano dell’Arenile bocciato da parte della stessa maggioranza uscita dalle urne nel 2018 al pericolo di veder sfumare, a causa dello stallo politico, molti finanziamenti sostenuti dal Pnrr. Un punto dedicato alla sanità ("Esiste una distanza tra le strategie del sindaco e della maggioranza in merito alla localizzazione delle strutture sanitarie") e all’economia ("anche per le destinazioni d’uso della zona industriale". "Allo stato attuale – conclude – Guadagnucci –, credo sia inevitabile votare la sfiducia del sindaco". Benedetti ha indetto la riunione dei capigruppo per decidere quando la mozione verrà votata: si parla del primo o 13 marzo.