Manca da un po’ una bella vittoria esterna ad una Carrarese che i suoi capolavori sin qui li ha fatti soprattutto in casa. Con Calabro al timone gli azzurri in trasferta non hanno ancora perso ma è arrivata solo una vittoria oltre a cinque pareggi che in alcuni casi hanno soddisfatto solo a metà. A Recanati gli apuani potrebbero trovare, come successo in passato, un avversario molto accorto e roccioso che cercherà di concedere il meno possibile per muovere una classifica deficitaria. Del “pareggino“ non si accontenterà, invece, la Carrarese che vuol continuare a viaggiare ad alta velocità sia per i riverberi positivi sulla classifica che per acquisire sempre maggiori certezze in ottica play-off.
Il tecnico leccese ormai ha dato la sua impronta alla squadra che anche negli interpreti ha trovato una propria fisionomia. Dietro la qualità dei difensori permette rotazioni con una certa facilità. Imperiale è il giocatore sempre presente mentre Di Gennaro, Coppolaro e Illanes hanno dimostrato di poter essere interscambiabili. In mezzo con l’assenza di Schiavi le chiavi del centrocampo se le dividono Capezzi e Della Latta ma Palmieri e Zuelli sono due ottime alternative e consentono di tornare facilmente al centrocampo a tre.
Sulla trequarti è difficile rinunciare agli uomini-gol Panico e Finotto, autori di 6 reti a testa nella gestione Calabro, con Capello che completa bene il reparto offensivo. Sulle fasce Cicconi e Zanon si sono guadagnati sul campo a suon di prestazioni i galloni da titolari ma occhio a Grassini che sgomita per avere spazio. Peccato per il piccolo colpo rimediato da Belloni che lo toglie momentaneamente di scena proprio quando stava proponendosi alla ribalta (suo l’assist per il gol vittoria di Finotto col Perugia, ndr). Davanti, infine, tornano a disposizione Morosini e Giannetti che si candidano per uno scampolo di gara.