di Gianluca Bondielli
E’ stata una domenica strana, quella appena trascorsa, per Amici del Tennis Ronchi. Una domenica senza l’adrenalina degli ultimi due mesi e mezzo di match culminati nell’esaltante promozione in Serie B1 nel campionato maschile a squadre. E’ stata l’occasione, però, per capacitarsi ancora meglio della portata dell’impresa fatta dal circolo di via Montecatini. "Abbiamo realizzato qualcosa di incredibile che resterà per sempre nella storia apuana – commenta raggiante il patron Franco Calvani (nella foto) –. Non sempre nel tennis vince la squadra sulla carta più forte ma vince il gruppo più forte e questo noi lo abbiamo dimostrato sul campo. E’ stato un campionato decisamente entusiasmante che abbiamo concluso da imbattuti. Alla prima giornata abbiamo sconfitto Lucca che poi ha finito per vincere il girone sopravanzandoci di un solo punto. Ci è costato caro qualche pareggio, soprattutto quello con Recco dove eravamo andati ad un passo dal successo. Ci siamo rifatti nel playoff contro Padova eliminando una squadra fortissima. Poi, poter festeggiare qua, nel nostro circolo, è stata l’apoteosi".
Calvani ha una parola per tutti. "I giocatori sono stati encomiabili. In Galoppini abbiamo trovato il nostro leader. Gli stranieri Veldheer e Semjan ci hanno assicurato esperienza e qualità ma i nostri ragazzi Jacopo Calvani e Raffaele Landucci sono stati altrettanto determinanti. I ragazzi del vivaio Lorenzo Galeno e Filippo Mignani si sono fatti un importante esperienza in funzione del prossimo anno come prezioso è risultato Lorenzo Demuro che pur giocando poco ha fornito consigli e incitamento. Fondamentale è stato il supporto fornito da tutti coloro che hanno gravitato intorno alla squadra a partire da due capitani d’eccezione come Eduard Perndreca e Matteo Evani, i nostri istruttori di punta, continuando con l’inossidabile team manager Bruno Panesi e col direttore sportivo Lorenzo Manfredi".
"Una grande famiglia – conclude – che ha remato sempre compatta verso il traguardo".