GIANLUCA BONDIELLI
Sport

Antonio Calabro affronta il passato: sfida cruciale tra Carrarese e Catanzaro

Antonio Calabro si prepara a una sfida fondamentale contro il Catanzaro, ex squadra che ha allenato, per la salvezza della Carrarese.

Il tecnico della Carrarese Antonio Calabro e il ds Iacopo Pasciuti

Il tecnico della Carrarese Antonio Calabro e il ds Iacopo Pasciuti

Antonio Calabro torna a sfidare il suo passato confrontandosi con quel Catanzaro che ha allenato per una stagione e mezzo dal 2020 al 2021.

Mister, come crede che sarà il termometro di una piazza che conosce bene per averla vissuta sulla propria pelle?

"Io sono cresciuto tantissimo allenando lì perché è una piazza esigente e difficile da allenare ma allo stesso tempo calda ed affettuosa nei confronti di chi da il massimo sotto ogni punto di vista. E’ stato un passaggio importante della mia carriera. Ne sono stato onorato e mi ha reso un allenatore migliore".

In ottica salvezza, calendario alla mano, quanto pensa possa valere questo incontro?

"Il termine giusto è che questa sfida ha un valore “fondamentale“. Io penso che dopo quella col Vicenza dell’anno scorso questa sia la partita per noi più importante anche se non decisiva come lo è stata la finale. Le partite sono sempre meno ed i punti si possono andare a prendere ovunque ma la prossima gara diventa sempre la più importante e questa lo è davvero tanto".

Che Carrarese ci vorrà per far risultato contro una corazzata come il Catanzaro?

"Il Catanzaro è una squadra che ha nel suo dna una compattezza ed un’organizzazione in entrambe le fasi molto chiara. Vanta dei numeri importanti. E’ seconda per punti fatti nel girone di ritorno, perde poche partite ed ha il capocannoniere del campionato, Iemmello, che è un giocatore per lei fondamentale. Tutto questo lascia presagire che per aver la meglio sul Catanzaro bisognerà vedere in campo la miglior Carrarese possibile. Dovremo essere perfetti per batterli".

Nell’immediato dopo gara aveva parlato di superficialità da non ripetere. Ha riportato i suoi ragazzi in settimana in quel “famoso“ peggior bar di Caracas per fargli vedere da dove siete partiti?

"L’ho fatto, certo. Subito il giorno dopo la partita. Ho dei ragazzi intelligenti e che mi rendono la vita facile sotto questo punto di vista. La disponibilità di questo gruppo è sempre stata la sua capacità maggiore. Hanno subito capito. Non è che si parlasse di chissà quali atteggiamenti di superficialità ma io in questi momenti non transigo neppure di un millimetro su questo tipo di situazioni. La squadra, però, è molto mentalizzata e disponibile e me lo ha dimostrato facendo una settimana di lavoro come andava fatta".

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