Calabro (nella foto) e Carrara, storia di un amore che non smette di bruciare. "Sono arrivato in una città che parla poco e lavora tanto. Io devo far vedere una squadra che corre tanto, si sacrifica e si aiuta. Certe cose le ho sempre fatte ma qui ho trovato un ambiente ideale per me anche perché c’è una società molto riservata che non crea scompensi con dichiarazioni inopportune e, anzi, nei momenti di difficoltà è sempre molto vicina".
Lo stadio dei Marmi è sempre più un talismano. "Giocare sul proprio campo è fondamentale e noi all’inizio non lo abbiamo potuto fare. Non sono le dimensioni o la superficie del terreno a fare la differenza. Il fattore positivo è la vicinanza del pubblico che qui fa scattare qualcosa d’importante. La stragrande maggioranza dei tifosi, soprattutto la curva, sta sempre vicino ai giocatori, in particolare a quelli in difficoltà ed è una cosa che in altre piazze non trovi perché sono più esigenti. In questa piazza il giovane ha la strada spianata per migliorare, anche attraverso gli errori".
E passiamo ai giocatori. Pur con una difesa in emergenza Calabro ha avuto ancora risposte importanti. "E’ stata una vigilia complicata tra defezioni obbligate tra infortuni (Coppolaro, Guarino, Imperiale ed il fastidio di Hermannsson) e l’esclusione per scelta tecnica di Motolese. Ho preferito dare la maglia da titolare a chi pensa che la Carrarese sia il Real Madrid. Bisogna fare i complimenti a Zanon che ha fatto una grande partita in un ruolo mai provato perché Imperiale si è fatto male prima della rifinitura. Complimenti ad Illanes per come ha guidato la retroguardia, a Oliana che puoi spostare a destra o sinistra e da sempre il suo contributo così come a tutta la squadra per una prova di grande organizzazione e di voglia estrema. Il mercato sta per riaprire e noi dovremo guardare non solo all’aspetto tecnico-tattico ma anche a quello mentale perché questa squadra non può essere intaccata da nessun "virus". Ho grossa fiducia nei miei giocatori per questo mi gioco sempre le partite a viso aperto. Mi ispirano cose positive. Qua c’è gente che ha qualità, ha valori anche tecnici".
Gianluca Bondielli
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