REDAZIONE MASSA CARRARA

Calcio In Promozione la tripletta di Marabese spinge i rossoblù fuori dalla zona playout. San Marco più forte degli infortuni. Panizzi: "Grande prova del collettivo»

Più forte degli infortuni e di una rosa ormai da tempo ridotta all’osso. La San Marco Avenza espugnando domenica il...

Il ds Gabriele Panizzi

Il ds Gabriele Panizzi

Più forte degli infortuni e di una rosa ormai da tempo ridotta all’osso. La San Marco Avenza espugnando domenica il campo del Firenze Ovest, antagonista diretta per la salvezza, ha compiuto un altro passo importante verso la permanenza nella categoria senza passare dai playout. Adesso i rossoblù sono noni in classifica a +4 dalla quintultima ma anche a +12 dalla penultima. Il nuovo tecnico Francesco Leone, subentrato a fine anno a Cenderelli, sembra essersi subito sintonizzato sulle lunghezze d’onda della squadra dato che dopo l’iniziale disfatta col Cubino (3-0) sono arrivati due successi consecutivi col Casalguidi (1-0) ed appunto col Firenze Ovest (3-1).

Il grande trascinatore della squadra è sicuramente Tito Marabese che domenica ha messo a segno una tripletta con la quale è salito a doppia cifra a livello di gol fatti (10). Meglio di lui nel campionato di Promozione Toscana ha fatto soltanto Alessandro Maggi del Forte dei Marmi, capocannoniere con 11 centri all’attivo.

"Marabese è un giocatore fortissimo, il leader tecnico di questa squadra – ha spiegato il direttore sportivo Gabriele Panizzi – ma bisogna rendere merito a tutti questi ragazzi per l’applicazione e la dedizione che ci stanno mettendo e che sta consentendo loro di uscire fuori da una situazione complicata. Stanno portando avanti un campionato in maniera egregia pur tra mille difficoltà. In porta ci manca Mariani ormai dal primo dicembre. In difesa siamo contati, senza una colonna come Benedini, e domenica ci mancava un altro giocatore esperto come Raffi davanti. Stiamo giocando con formazioni giovanissime. Domenica erano in campo contemporaneamente il 2006 Riccò ed i 2005 Iaropoli, Pasquini e Corbani. C’è solo da continuare di questo passo con la consapevolezza che c’è ancora tanta strada da fare e che non possiamo considerarci al riparo da ogni pericolo".

Gianluca Bondielli

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