Poche idee e ben confuse. Regna insoddisfazione nella stanza dei “bottoni“ della Pontremolese, settantadue ore dopo l’1-1 contro il Forte dei Marmi. Un brodino sulla tavola di chi, invece, avrebbe bisogno di succulente bistecche. Il rammarico è profondo, un impasto di rabbia e delusione che sta agitando i momenti del presidente Pier Giorgio Aprili, dei suoi collaboratori e del direttore tecnico dell’Azzurra Simone Lecchini, domenica scorsa usciti dal “Lunezia“ contrariati in volto e costretti a prendere atto, soprattutto dopo i forti investimenti messi in atto nel mese di dicembre, che lo scatto in avanti, tanto atteso da parte della squadra non c’è stato.
Insomma, l’avvio di questo 2025 non è stato molto confortante per la Pontremolese, che contro la squadra versiliese ha lasciato per strada due punti preziosissimi sull’obiettivo dichiarato di riuscire ad agguantare, ossia l’area playoff. In attesa che dalle stanze della sede di piazza Caduti di Superga arrivi qualche spiraglio, il presidente Aprili, mai domo, dice: "Come dicevo l’altro giorno non sono soddisfatto. Per la squadra che abbiamo costruito non posso essere contento di questi risultati. Perché? Perché mi aspetto di più. Questo è un po’ il concetto. Non sono soddisfatto e ne parlerò in settimana con i miei collaboratori, diciamo, siamo un po’ come la Juventus. Quando sembra di capire che stiamo per arrivare, nel momento di fare il salto, si ritorna indietro".
Domenica alcune scelte tecniche fatte in corso d’opera hanno fatto discutere e continuano ad essere motivo di discussione... "Non entro nel merito e non discuto le scelte tecniche fatte, dico semplicemente che in campo ci vanno i giocatori. Siccome disponiamo di una rosa sulla carta competitiva, sia da un punto di vista di nomi, sia da un punto di vista del sostegno sinergico, mi sembra logico pretendere da loro altri risultati".
"In questo momento sono preoccupato – afferma il ditti Lecchini – perché tutte le domeniche prendiamo un gol, nell’ultimo caso amatoriale. È chiaro che ora non c’è più tempo da perdere, non è più il tempo di fare degli esperimenti. Bisogna trovare il giusto equilibrio per mandare in campo una formazione capace di esprimere un buon calcio. Solo così possiamo, fronteggiare gli avversari che ci troveremo davanti".
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