L’urlo, beffardo e impietoso, della Pontremolese scudiscia in pieno viso alla Larcianese sballottata come una canoa nell’oceano. Al di là dei moduli tattici, dei gusti personali, delle amicizie e delle inimicizie, delle simpatie e delle antipatie, chi svolge questo mestiere ha il dovere di riconoscere all’Azzurra una virtù più unica che rara: la serietà. Domenica sul gelido Lunezia si è vista una squadra, sostenuta dalla determinazione e dalla ferocia agonistica con la quale Filippi & Co. hanno affondato la viola di mister Cerasa, evidenziando la prepotente superiorità.
"Risultato positivo – afferma il presidente Pier Giorgio Aprili –, un quattro a uno che non concede attenuanti. Dopo la vittoria di sabato della Juniores per due a zero, oggi noi potevamo solo vincere per riscattarci. Per quanto riguarda i 10 punti di penalizzazione? Il ricorso era giusto perché abbiamo sbagliato, ma non riesco a atrovare aggettivi per descrivere la penalizzazioine che reputo antisportiva. Noi potevamo solo fare una prestazione super sul campo, l’abbiamo fatta. Con la vittoria di sabato, insomma, mandiamo sei “pappine“ agli amici giù di Larciano e va bene così. Altro non potevamo fare. Sono contentissimo".
Il furore agonistico della squadra, soprattutto nel primo tempo, è stato evidente. "Avevamo tante motivazioni, ci sono tanti ragazzi nuovi, quindi a parte noi della dirigenza, il mister qualche giocatore, la partita la sentivamo sugli spalti e solo quelli che c’erano l’anno scorso. I ragazzi hanno fatto una super-partita. È la seconda che facciamo molto bene, stiamo dando continuità ai risultati, noi dobbiamo lottare partita dopo partita". E le altre? "In alto le prime tre stanno viaggiando a ritmi altissimi. Noi non possiamo far altro che giocarci le nostre carte fino alla fine, non guardare la classifica ma giocare alla grande come contro i pistoiesi".
Ebal.
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