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Si parla di stiramento per l’attaccante Stiven Shpendi
E’ un 2025 stregato per la Carrarese che nel nuovo anno non è ancora riuscita a far punti. Più in generale, con la debacle di Cosenza, gli azzurri hanno emulato la pessima partenza del girone d’andata nel quale avevano conquistato soltanto 3 punti nelle prime 6 gare. Si tratta dello stesso, deficitario, score di questo avvio di girone di ritorno con l’aggravante che le sconfitte consecutive adesso sono diventate addirittura cinque. La classifica è tornata inevitabilmente pericolante con la squadra apuana risucchiata al quintultimo posto, dentro i playout.
"E’ un momento in cui c’è da mantenere la calma – spiega il tecnico Antonio Calabro con lucidità –. E’ normale che ci sentiamo mancare un po’ il terreno sotto i piedi, ma se i ragazzi vogliono fare uno step importante, e io ho giovani che in prospettiva possono giocare in serie A, devono superare questo periodo di difficoltà. Questa squadra adesso ha bisogno di fare punti, in qualsiasi modo. E’ un momento in cui stiamo pagando tutto. A Cosenza ci siamo fatti gol da soli. Più in generale subiamo delle reti senza che gli avversari facciano chissà che cosa. Col Brescia abbiamo perso una partita dove i nostri avversari hanno fatto molto meno di quanto abbiamo creato noi a Cosenza".
A una crescente fragilità difensiva si unisce un’altrettanta risaputa sterilità offensiva. Un dato da sottolineare è che i marmiferi nelle 12 volte in stagione che hanno subito gol per primi soltanto in un caso sono riusciti a rimontare il risultato. E’ capitato in casa contro il Mantova. Con 21 gol fatti la Carrarese ha il terzo peggior attacco della serie B dopo quelli di Cittadella e Frosinone, che hanno segnato una rete in meno. "La fame che mettiamo nei contrasti e nelle seconde palle dobbiamo metterla anche nel far gol – ha evidenziato il tecnico salentino –. Questa categoria ti impone di essere più cinico sotto porta. Anche contro il Cosenza abbiamo sprecato delle situazioni in area molto favorevoli. Bisogna essere più incisivi e cattivi in fase conclusiva. Considerarle come ’palle della vita’. Questo aspetto fa parte di un complessivo percorso di crescita di una squadra giovane come la nostra. Io anche sulla prestazione di sabato dei ragazzi, al netto degli errori commessi, non posso dire nulla. Hanno dato tutto, ma evidentemente quel tutto non basta. Bisogna metterci qualcosa in più e non parlo di tecnica, di tattica o dell’aspetto fisico ma di qualcosa che viene da dentro. Abbiamo bisogno di riprendere a fare punti, di invertire il trend negaztivo".
Gianluca Bondielli
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