
La Carrarese continua a sorprendere battendo la Sampdoria. Zuelli attribuisce il successo al duro lavoro e alla tifoseria.
La Carrarese si è confermata ammazzagrandi allo stadio dei Marmi. Dopo Palermo, Pisa, Cesena e Bari anche la Sampdoria ha pagato dazio. C’è un segreto? "Nessun segreto – risponde Emanuele Zuelli (nella foto) –, alla base c’è solo il lavoro ed il miglioramento quotidiano in allenamento. Per gli altri venire in casa nostra è difficile per tanti motivi. Si trovano a giocare sul sintetico, con una tifoseria che si fa sentire per tutti i novanta minuti, con noi che corriamo a mille e non ci fermiamo un secondo. Quest’ultima partita è stata particolarmente dispendiosa perché c’era un caldo davvero assurdo. Nonostante questo anche con la Sampdoria abbiamo interpretato la sfida come facciamo sempre mantenendo la nostra identità e andandoli a prendere alti. Qui abbiamo una marcia in più grazie anche alla spinta del nostro pubblico. Il gol in avvio ci ha dato una mano sotto l’aspetto della fiducia. Credo sia stata una vittoria sofferta ma meritata. E’ vero che nel recupero siamo stati fortunati sul palo colpito dagli avversari ma è altrettanto vero che nel primo tempo c’era stato l’episodio del gol annullato per un fallo precedente a centrocampo che tante volte fischiano e tante altre volte no. Non dobbiamo, comunque, pensare agli arbitri ma solo a noi stessi. Ci siamo avvicinati tanto all’obiettivo ma non è ancora finita. Non siamo salvi, non c’è la matematica e per questo bisogna continuare a pedalare".
Il centrocampista azzurro è ormai diventato uno dei punti fermi della squadra. "Sono contento di come stanno andando le cose anche a livello personale. Credo di essere cresciuto tanto sotto l’aspetto della fiducia e della consapevolezza. La squadra mi da una mano perché siamo tutti ragazzi che si aiutiano quotidianamente in allenamento e questo è fondamentale anche per la crescita del gruppo. Giocare in un centrocampo a due o a tre comporta compiti diversi. E’ chiaro che tutti preferiscono stare più vicini alla porta per creare qualche occasione e calciare ma per me non fa differenza. Gioco dove serve e do il massimo a prescindere".
Gianluca Bondielli
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