GIANLUCA BONDIELLI
Sport

Carrarese Calabro contro il suo passato: "A Catanzaro ho lasciato un ottimo ricordo"

Il tecnico è consapevole di trovare un ambiente caloroso: "Noi andremo là con umiltà ma con l’ambizione di fare risultato"

Carrarese Calabro contro il suo passato: "A Catanzaro ho lasciato un ottimo ricordo"

Il tecnico Antonio Calabro accanto all’ad Simone Pasciuti

Catanzaro è un ritorno al passato per il mister Antonio Calabro che nell’ambiente giallorosso ha lasciato un ottimo ricordo da allentore.

Che effetto le farà tornare allo stadio Nicola Ceravolo e che accoglienza si aspetta?

"Dovunque sono stato, un po’ per i risultati un po’ per l’aspetto umano, fortunatamente vengo ricordato bene ma Catanzaro è un qualcosa di particolare. E’ una piazza dove si respira profumo di Serie A con responsabilità alte. Io ho avuto l’onore di far parte di quel contesto e iniziare un progetto. Quando arrivai c’erano le ceneri della precedente gestione e soltanto chi era accanto a me come il presidente ed il direttore sa quanti sacrifici abbiamo dovuto fare per mettere delle basi importanti. Ritorno a Catanzaro da avversario ma da parte mia mai da nemico".

Che ci può dire sull’ambiente che troverà la Carrarese?

"L’ambiente di Catanzaro è caloroso e quando giochi in casa ti trascina ma ha anche palato fine a livello calcistico ed è pretenzioso. Dopo una sconfitta la situazione non è mai idilliaca ma conoscendo il pubblico sarà accanto alla squadra spingendola alla ricerca della prima vittoria. Noi andremo là con umiltà ma anche con la consapevolezza di avere un’identità e con l’ambizione di fare risultato".

La Carrarese non ha ancora fatto punti in trasferta. E’ un tabù?

"Non lo è assolutamente. Ho già espresso, ripetutamente, la mia soddisfazione legata all’atteggiamento della squadra anche durante le sconfitte contro Cesena e Cremonese. Tutto passa dalla prestazione. Per prima cosa è importante fare quella e poi deve essere suffragata dal risultato".

Negli ultimi giorni ci sono stati diversi nuovi acquisti. Cosa possono portare alla causa azzurra?

"Sono giocatori che per un verso o per l’altro ci daranno una mano; chi da subito, chi più avanti perché ha bisogno di tempo. La società ha delle strategie che sta portando avanti e devo farle i complimenti perché ho visto in lei la voglia di fare il massimo al di là di quello che si è concluso. Non sta lesinando sforzi per garantire una squadra competitiva. Falco si sta allenando a parte e speriamo di averlo a disposizione dopo la sosta. Guarino è un centrale 2004 nazionale Under 21 di grande prospettiva. Come Hermannsson può giocare sia in mezzo che a destra".

Un commento sull’esonero di Pirlo?

"Mi sembra inconcepibile mandar via un allenatore dopo tre partite. Significa non credere nel progetto. Mi fa specie che siano sempre e solo gli allenatori i primi a pagare".

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