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Quella di Salerno è stata la terza partita consecutiva da titolare di Steven Shpendi sui cui il tecnico Antonio Calabro sta puntando molto in quest’ultimo periodo da quando ha superato i problemi fisici che ne avevano limitato l’impiego. I segnali per il momento sono contrastanti. Si intravedono le capacità del giocatore che al tempo stesso non è ancora riuscito a diventare decisivo. Domenica, però, all’Arechi ha fatto vedere il primo spunto davvero importante conquistandosi il calcio di rigore che ha rimesso in carreggiata, almeno per un po’, la Carrarese.
"Pian piano sto ritrovando la condizione e in questo senso giocare con maggior continuità mi aiuta – ha spiegato l’attaccante albanese –. L’aspetto in cui devo ancora migliorare è trovare la confidenza con la rete. Riuscire a segnare mi darebbe molta fiducia in più". La squadra azzurra ha bisogno di reagire subito alla brutta sconfitta di Salerno ma la punta in prestito dall’Empoli non conosce altra ricetta se non quella del lavoro.
"Per tornare a far punti nella prossima gara l’unica soluzione è di lavorare al massimo durante la settimana, spingere più che possiamo durante gli allenamenti per arrivare pronti alla partita".
Partita che non sarà assolutamente facile contro un Palermo che si è rilanciato prepotentemente in classifica. "Ci aspetta una sfida molto complicata perché il Palermo è una squadra forte e ben organizzata ma noi giocheremo in casa, davanti ai nostri tifosi, e dovremo entrare in campo con il massimo del coraggio per cercare, grazie anche alla spinta dei nostri sostenitori, di fare risultato".
Un pensiero, infine, Steven lo ha rivolto ad Edoardo Bove, vittima del malore in campo in Fiorentina-Inter. "Ci terrei a lanciare un messaggio di vicinanza a Edoardo, alla sua famiglia e a tutti i ragazzi in campo che hanno vissuto istanti terribili. Sono felice di aver appreso notizie positive sulle sue condizioni di salute e spero di rivederlo presto in campo. Certi momenti ci ricordano quanto il calcio non sia solo una partita tra squadre rivali, bensì anche una meravigliosa comunità dove anche tra avversari ci si vuole bene e in cui si è capaci di unirsi nelle difficoltà, le immagini di Fiorentina-Inter lo dimostrano".
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