
Oggi allo stadio dei Marmi si spera che i tifosi della Cararese accorrano numerosi a sostenere gli azzurri
"La partita più importante dopo la finaleplay off col Vicenza". Antonio Calabro ha definito così Carrarese-Catanzaro di quest’oggi. Perché, se all’appello mancano ancora 6 partite? Per una serie evidente di ragioni. La prima è che battendo i calabresi gli azzurri metterebbero una pesante ipoteca sulla permanenza nella categoria. Volendo tradurla in percentuale diciamo che avrebbero almeno un 70% di possibilità di salvarsi direttamente, senza passare dal playout. In secondo luogo perché quella col Catanzaro è la prima partita di un miniciclo di ferro che continuerà con un trittico terribile durante le feste comandate: la trasferta di Palermo a Pasquetta, la gara interna con la Sampdoria il giorno della Liberazione e la trasferta a Sassuolo il 1° maggio.
Vincere significherebbe da una parte mettersi avanti col lavoro e dall’altra approcciarsi alle gare seguenti senza la spasmodica ed a volte controproducente necessità di fare risultato a tutti i costi. Le parole di Calabro, infine, hanno anche un valore motivazionale e di ulteriore sprono. Il tecnico salentino vuole richiamare i suoi ragazzi ad un’attenzione massimale ma anche caricare ancora di più un pubblico che oggi dovrà rappresentare come sempre un importante elemento a favore.
L’impossibilità di acquistare comodamente on line il biglietto della partita ha generato qualche comprensibile rallentamento nella pre-vendita ma ieri erano già stati superati i 3500 tagliandi e si spera che queste ultime ore della mattina possano consentire di raggiungere quel tutto esaurito già toccato due settimane fa contro il Bari.
Da un punto di vista della formazione i dubbi come al solito nascono dalla cintola in su. A centrocampo col rientro del play argentino mister Calabro potrebbe tornare a varare la mediana a tre (Zuelli, Schiavi e Giovane) con Finotto come terminale offensivo supportato da Torregrossa. Occhio, però, anche alla soluzione col doppio trequartista. Ci sono Cherubini, Milanese e lo stesso Melegoni che scalpitano. Da soppesare, infine, la carta Shpendi. L’attaccante albanese, se darà garanzie di tenuta, potrebbe a sorpresa riconquistarsi quella maglia da titolare che prima dell’infortunio rappresentava per lui la normalità. Calabro in pratica per il match contro la sua ex squadra ha recuperato tutti tranne Bleve e Coppolaro. Per ridurre la rosa a 23 giocatori si è resa necessaria l’esclusione di Cavion.
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