"In campo domenica non c’era la vera Carrarese". Antonio Calabro a fine partita è stato lapidario. "Non si è vista la squadra con la tigna, con la bava alla bocca, quella che vince i contrasti e parte col gioco da dietro". I motivi del tracollo nel derby stanno tutti in una questione di testa più che tattica o di gambe. "A livello tattico non è che lo Spezia abbia proposto qualcosa di così diverso con Kouda a fianco di Esposito. Noi abbiamo provato ad iniziare con un 3-5-2 sfalsato e poi, visto che non riuscivamo a trovare le uscite da dietro, ci siamo messi a due a centrocampo ma sono cose che facciamo da sempre sia in casa che fuori ed i risultati sono stati sempre eccellenti".
Si sono rivelati cruciali anche i momenti dei gol presi, a cavallo tra la fine del primo e l’inizio del secondo tempo. "Abbiamo preso un gol a tempo scaduto, 15 secondi oltre il recupero – conferma Calabro – che ha pesato tanto. Io dalla mia area tecnica ero arrivato quasi al calcio d’angolo perché sapevo che era fondamentale non prendere gol in quell’azione ed andare al riposo sull’uno a zero per poi cercare di dare un input morale e tattico nell’intervallo. Nella ripresa avevamo iniziato bene poi è successa un’altra cosa che non c’era mai capitata. Non avevamo mai lasciato un avversario uomo contro uomo a tutto campo. Le disposizioni erano diverse ma la lucidità in quel momento non c’è stata".
Un 4 a 0 in casa, per di più contro i rivali storici dello Spezia, è un risultato che si vorrebbe dimenticare il prima possibile ma non la pensa così Calabro. "Questa giornata non ce la dobbiamo scordare – ha tuonato –. Non è vero che va dimenticata. L’amaro che abbiamo in bocca e quello che abbiamo sofferto devono rappresentare un grande stimolo per noi per ottenere la salvezza. Abbiamo 27 punti e, lo ripeto, ci dobbiamo salvare, non andare in serie A. Sappiamo che questo girone di ritorno sarà particolare perché siamo tutte là in pochi punti. La nostra è una squadra giovane che vive molto sull’entusiasmo ma ha le armi per potersi risollevare. La Carrarese ha sempre avuto la voglia di reagire alle avversità. Se da un anno a questa parte abbiamo avuto questa capacità di fare bene è stato non tanto per le strisce positive quanto per come abbiamo saputo sempre reagire bene alle scoppole prese".
"E’ un elemento su cui basarci anche per uscire da questa sconfitta – concluide il tecnico della Carrarese Antonio Calabro – che ci pesa tantissimo. Sta a me ora far reagire immediatamente la squadra".
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