di Claudio Laudanna
Testa sempre alta, gran progressione palla al piede, ma soprattutto un sinistro educato in grado di piazzare al sette una punizione calciata da 25 metri. Ecco come in 70 minuti appena mercoledì sera contro la Pistoiese Thomas è diventato per tutti i tifosi azzurri ‘FantaSchirò’. Per lui, classe 2000, il richiamo alla serie che ha imperversato per tutti gli anni ‘90 sulle televisioni nazionali sarà difficile da cogliere, ma ormai è così che l’ex capitano della Primavera dell’Inter si è guadagnato un posto nel cuore del pubblico azzurro. Contro gli arancioni Schirò, al di là del gol che ha sbloccato il match, è stato decisivo in diverse situazioni. Entrato a freddo per l’infortunio di Foresta dopo appena 20 minuti, il numero 24 azzurro era reduce da una partita complicata come quella di Lecco nella quale, pur partendo titolare, non era riuscito a lasciare il segno, ma tutte queste difficoltà non lo hanno certo scoraggiato ed ha subito cominciato a macinare gioco al fianco del solito straordinario Andrea Luci. Il calcio piazzato con il quale ha tolto le ragnatele dall’incrocio dei pali è stata solo la ciliegina sulla torta di una prestazione extralusso.
"La partita con la Pistoiese vale punti pesanti – spiega lo stesso Schirò commentando la sua prestazione di mercoledì –. Personalmente sono doppiamente soddisfatto, non solo per il gol, ma anche perché da subentrato non è mai facile calarsi nel ritmo partita. Sono stato bravo a entrare con la testa giusta e la mia prestazione è stata in crescendo fino ad arrivare alla giocata del calcio piazzato che ci ha aperto le porte alla vittoria. Nelle ultime gare, la mia posizione in campo è nei due mediani davanti alla difesa e sento di prendere sempre maggiore dimestichezza con il ruolo. Sono a disposizione della squadra e dell’allenatore anche per giocare da trequartista, anche se giocare spalle alla porta non è semplice. Per quanto riguarda poi la punizione devo dire che non mi ci sono mai dedicato molto fino almeno all’anno scorso quando ho capito di poter fare male e ora tutti i giorni mi fermo dopo l’allenamento a provare i calci da fermo. Spero sia la prima di tante altre prodezze". c.lau.