Manuel Cicconi ha segnato un altro gol bellissimo, il suo terzo personale in stagione, ma stavolta ha gioito soltanto a metà. Se le marcature contro Frosinone e Cosenza erano valse alla Carrarese altrettanti importantissimi successi, quella di domenica col Brescia non è bastata per portare a casa punti. "C’è tanto dispiacere – ha raccontato l’esterno nativo di Como – perché al termine di una partita combattuta meritavamo almeno il pareggio se non qualcosa di più. Abbiamo preso due gol su episodi un po’ fortuiti. Il primo, di testa, è stato casuale mentre sul rigore la palla è rimasta lì. Siamo stati bravi a reagire perché non era scontato. Venivamo da tre sconfitte di fila e siamo andati sotto 2 a 0 al riposo. Abbiamo continuato a giocare ed a far quello che sappiamo e l’abbiamo riaperta. Peccato per quel mio tiro nel finale respinto miracolosamente dal portiere che poteva darci quel punto che sul campo ci eravamo guadagnato".
Una “sliding door“ del match è stata sicuramente il rigore sbagliato. "E’ vero, poteva indirizzare la partita in maniera diversa ma fa parte del gioco. Nicolas aveva sempre fatto gol. Ci mancherebbe che addossassimo le colpe a lui. I rigori si fanno e si sbagliano". Con il Brescia c’è stata un’analogia rispetto alla gara con lo Spezia. Anche in quel caso la Carrarese andò al riposo sullo 0-2 prendendo il secondo gol nel recupero. "Rimangono due partite completamente differenti perché con lo Spezia avevamo subito proprio anche a livello di gioco patendo la loro fisicità. Col Brescia, invece, avevamo acquisito consapevolezza perché avevamo fatto 35 minuti benissimo tenendo noi il pallino del gioco in mano. Nella ripresa, infatti, siamo stati bravi a rifarci sotto mentre nel derby ci era mancata quella reazione".
Con quattro sconfitte sul groppone il rischio adesso è che nel gruppo inizi a serpeggiare un po’ di scoramento. "Quello no – assicura Cicconi – ma nello spogliatoio chiaramente si vive la settimana in maniera diversa nel senso che si va al campo con uno sguardo differente, magari non con quella serenità che avevamo prima quando eravamo settimi o ottavi. Le partite passano e la classifica si è accorciata. Come gruppo siamo da dieci, siamo tutti ragazzi in gamba che in settimana lavorano tanto. Ascoltiamo il mister e lui è molto bravo a tenerci attivi a livello mentale. Andiamo avanti e siamo sicuri che usciremo da questo periodo un po’ più buio rispetto al precedente. Adesso c’è il Cosenza, un’altra partita importantissima".
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