
Simone Zanon durante la sfida contro il Sudtoril
Non è stata una partita normale per Simone Zanon che domenica ha sfidato il suo passato. Lui, meranese, ha vissuto a Bolzano da quando aveva 14 anni e col Sudtirol ha fatto tutta la trafila giovanile risultando uno dei pochi altoatesini ad esordire tra i professionisti. L’addio al suo club non è stato indolore.
Si è tolto qualche sassolino dalla scarpa?
"Più di uno. E’ stata una partita speciale per me in quello che è stato il mio stadio; qui ci portavo i giocatori in campo, venivo a vedere le partite. Le nostre strade ad un certo punto si sono separate non per volontà mia. Sono andato in prestito al Napoli e poi non mi hanno riscattato. Sicuramente i due assist che ho fatto domenica hanno avuto un sapore particolare".
E’ arrivato a 5 assist e 1 gol. Si aspettavi una stagione del genere?
"Sinceramente no. Se mi avessero detto che avrei giocato con continuità in Serie B facendo discretamente bene non ci avrei creduto. Devo ringraziare la società ed il mister per la fiducia che mi stanno dando. Io sto cercando di ripagarla con le prestazioni sul campo".
Come reputa il pareggio di domenica?
"Direi un buon punto. Siamo partiti forte ma c’è il rammarico di esserci fatti riprendere nella ripresa ed aver subito gol anche in superiorità numerica. Alla fine siamo riusciti a rimetterla in piedi. Io credo che questa forza di provare a reagire l’abbiamo sempre avuta, è un qualcosa che a livello caratteriale ci ha dato il mister, ma stavolta siamo stati bravi a tradurla in gol".
Come vede la corsa salvezza?
"Apertissima. Bastano un paio di sconfitte per ritrovarsi nei playout o di vittorie per salire in zona playoff. C’è il rammarico per noi di aver lasciato per strada punti importanti. Le partite che mi lasciano più recriminazioni sono quelle di Pisa e Reggio Emilia. La nostra squadra, comunque, non si fa più scoraggiare da qualche risultato storto. Siamo usciti fuori da una serie di cinque sconfitte consecutive, quelle sì che ci hanno segnato, e non abbiamo più paura di niente. Sapevo che la sconfitta col Frosinone non avrebbe lasciato scorie e che saremmo saliti a Bolzano per fare una grande partita".
Cosa significa per un giovane come lei essere arrivato fin qui?
"Tanto, anche perché il mio percorso è stato un po’ diverso da quello di diversi miei compagni. Ho vinto due campionati di serie D, sono retrocesso dalla serie C. Diciamo che sono partito dal basso facendo tanta gavetta e per questo sono ancor più soddisfatto delle mia crescita progressiva".
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