Non solo di presente ma anche di futuro ha parlato il presidente della Carrarese, Manrico Gemignani, nel suo intervento di fine anno. In particolare si è concentrato sull’attualità del mercato di gennaio. Non ha fatto promesse ma dichiarazioni programmatiche. "Nel 2025, in questa sessione e nelle successive, faremo ciò che è possibile per cercare di rafforzare ulteriormente la squadra, visto anche il valore delle avversarie e la difficoltà del campionato. Eventuali operazioni terranno conto di due importanti parametri: quello della sostenibilità economica, perché non possiamo permetterci operazioni sconsiderate, e la conservazione di questo stupendo gruppo, che è stato costruito attorno al tecnico Calabro e che non intendiamo assolutamente disgregare. Lo vogliamo anzi preservare e accrescere, come già è avvenuto nella sessione di agosto. Inserimenti mirati, che ci stanno dando grandissime soddisfazioni e si sono perfettamente integrati al gruppo preesistente".
Il minimo comun denominatore resterà, manco a dirlo, Antonio Calabro. "Con il mister il rapporto di fiducia è assoluto – afferma il presidente –. Lui è stato nel 2024 ed è oggi il nostro valore aggiunto come dimostrano i risultati sul campo e nella valorizzazione del parco giocatori. Oltre alle doti professionali e umane, che sono evidenti a tutti, di lui apprezzo molto il coraggio; il coraggio di osare, di andare sempre alla ricerca della vittoria. Una forte aspirazione che ha saputo trasmettere a tutta la squadra appena arrivato e che compenetra proprio lo spirito e il dna della Carrarese. Come ogni carrarino non posso che essere grato all’allenatore per ciò che ci ha aiutato a conquistare e, usando una battuta che spesso gli facciamo, pensiamo non sia affatto un caso che a lui sia stata data la cittadinanza onoraria di Carrara, perché vive il suo lavoro di allenatore della Carrarese non solo con grandissima competenza ma anche con uno spirito di appartenenza e dedizione che solo un carrarino doc potrebbe avere".
Il patron Gemignani, infine, non guarda solo alla squadra ma anche all’implemento della propria struttura e della propria forza aziendale. "Stiamo cercando di far crescere il movimento gialloazzurro e il branding Carrarese Calcio con iniziative a 360 gradi che vanno ben oltre l’aspetto puramente sportivo. Il settore giovanile, per cui resta il mio grande cruccio non disporre di adeguati spazi di allenamento, conta ormai oltre 350 tesserati tra femminile e maschile e ci aspettiamo grandi risultati. Il numero degli sponsor è notevolmente cresciuto, in qualità e quantità, anche se purtroppo alcune filiere economiche della città, tra cui anche, ma non solo, il mondo del lapideo a cui appartengo potrebbero certamente aumentare il loro sostegno finanziario al progetto. Speriamo presto di risvegliare anche in loro lo spirito di appartenenza alla città".
"Ci sono poi iniziative sociali a cui tengo molto e di cui vado fiero – conclude Gemignani – come le visite ormai periodiche della squadra in realtà più sensibili della città: ospedali, case di riposo e, a breve, anche gli istituti scolastici e le scuole calcio dei bambini. Desidero fortemente che la Carrarese sia il più possibile vicina ai cittadini, anche a coloro che non possono seguirci durante le partite perché la squadra è ovviamente anche loro".
Continua a leggere tutte le notizie di sport su