GIANLUCA BONDIELLI
Sport

"La Carrarese ha scritto una pagina storica". Gemignani saluta un 2024 "indimenticabile"

Il presidente: "Qui squadra, tifosi e città sono veramente in simbiosi. Vogliamo continuare a sognare consolidando questa realtà"

Un 2024 indimenticabile va in archivio per la Carrarese e non poteva che essere il suo presidente, Manrico Gemignani, a tracciarne il bilancio.

Presidente, come sono stati questi 12 mesi? "Fantastici e difficili da descrivere. Da gennaio a giugno c’è stato il percorso emozionante culminato nella vittoria dei playoff di C. Da agosto è iniziato il campionato di serie B e il confronto con tante squadre che hanno scritto la storia del calcio italiano e che potevamo ammirare solo in tv. Guidare la Carrarese in questo 2024 è stato un grande privilegio, di cui sono orgoglioso come orgogliosi dovranno essere sempre tutti i nostri tifosi e la città intera perché è stata scritta una pagina storica per il club e la città".

Cosa pensa dell’avventura della Carrarese in serie B? "L’inizio è stato complicato per una serie di ragioni che conosciamo: la necessità di stare mesi lontano dal nostro stadio in attesa del suo adeguamento, le difficoltà logistiche per i continui spostamenti degli allenamenti, l’adattamento alla categoria. Abbiamo dovuto confrontarci contro lo scetticismo generale. Noi stessi dovevamo capire quanto e come potevamo affrontare questa nuova sfida. I giocatori sono stati fantastici ed hanno affrontato tutto con uno spirito di gruppo e un senso di appartenenza che sono la nostra più grande soddisfazione e il maggior successo".

Come siete riusciti ad affrontare questo difficile inizio? "Come la città e i carrarini sanno fare dinanzi alle difficoltà. Lo stadio è stato approntato dall’amministrazione alla data promessa con grande sacrificio economico di cui non possiamo che essere grati. La squadra, dopo le prime partite, ha avviato un percorso di crescita che sta continuando. I tifosi ci hanno accompagnato con un entusiasmo e una passione fondamentali. Il team e la struttura societaria ha affrontato il salto di categoria con grande professionalità e dedizione. Il cammino è ancora lunghissimo e difficile ma ogni componente che ruota attorno alla galassia Carrarese ha dimostrato di avere titoli e competenza per inseguire il sogno di consolidare questa magnifica realtà".

Carrara e Carrarese, un legame a cui lei fa spesso riferimento. Come lo intende? "La Carrarese è Carrara e, mutuando l’espressione da un nostro grande tifoso e illustre concittadino, viceversa. Ogni squadra di calcio ha un forte legame con la città ma nel caso di Carrara c’è davvero una sorta di compenetrazione tra città, squadra e tifosi. Ci confrontiamo con grandi province e Carrara ora è tra esse. Vedo allo stadio tifosi di ogni età che hanno messo al primo posto la squadra della loro città. Speriamo di riuscire a far crescere ancora di più questo senso di appartenenza".

Chi sente di ringraziare per le grandi gioie vissute? "Tutti, perché certi traguardi non sono mai la vittoria di un singolo ma di un gruppo che, nel caso della Carrarese, è ampio e unito: i giocatori, il mister e il suo staff, il direttore sportivo e l’amministratore delegato, i medici e i fisioterapisti, i magazzinieri, gli amministrativi. Personalmente voglio ringraziare anche la mia famiglia e le società del gruppo Sagevan, a cui fa capo la proprietà di Carrarese Calcio. Non solo per lo sforzo economico profuso in questi anni per raggiungere la serie B ma anche per aver avuto insieme la forza di sognarla e la tenacia di raggiungerla. Siete stati bravi ’ninin’ direbbe qualcuno dei miei familiari. Non mi resta che formulare i miei auguri di un felice 2025 a tutti i tifosi della Carrarese: stateci vicino, per far sì che questo sogno continui!".

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