"E’ una punto meritato che ci teniamo stretto perché conquistato con le nostre caratteristiche peculiari: la voglia, la determinazione". Antonio Calabro a fine partita non nasconde le difficoltà trovate contro la Juve Stabia. "Non stavamo benissimo fisicamente, questo va detto. Nonostante in queste tre partite ravvicinate abbia cambiato il 40% dei giocatori impiegando 20 diversi elementi un po’ di stanchezza si è fatta sentire. Nei primi dieci minuti ho visto che non eravamo arrembanti nell’andare a prendere gli avversari alti e pensavo fosse una questione tattica. Mi sono messo a specchio con loro e anche quando siamo andati uno contro uno non siamo stati efficaci come lo siamo di solito. Questo mi ha fatto capire che non era una questione tattica ma fisica. Ho cambiato 3 o 4 volte la disposizione ma le difficoltà sono rimaste. Per noi ma anche per loro. Ad inizio ripresa ho fatto due cambi in attacco perché dovevamo allungarli e prendere campo con due punte di gamba e di spessore ma così non è stato".
"Avessi potuto avrei fatto anche qualche cambio in più – spiega il tecnico – perché c’erano tanti ragazzi che non avevano le gambe pimpanti. Invece, ho dovuto fare delle scelte e agire sulle priorità. Nel finale ho messo Panico perché ho visto che anche loro erano stanchi ed arretravano leggermente. Ho avuto l’impressione che ci fossero i presupposti per vincerla ed io provo sempre a giocarmela. In effetti nel finale potevamo anche strappare i tre punti se Shpendi da un metro l’avesse buttata dentro ma questo è un episodio. Non mi interessa tanto parlare degli episodi quanto della prestazione che è stata volitiva contro una squadra che ci somiglia molto e che era più brillante di noi. Rimango contentissimo di questo punto perché ottenuto in mezzo a tante difficoltà, stringendo i denti. Di solito quando tu non stai bene in questa categoria non riesci a fare risultato".
Gianluca Bondielli
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