diGianluca Benedetti
Una passione diventata lavoro. Italo Vullo, iconico dirigente del volley apuano, dal dicembre scorso ha iniziato una nuova esaltante esperienza professionale come vice direttore generale del Consorzio Vero Volley Monza. Lui, che dal 2001 era stato prima presidente della Quasar e poi della Pallavolo Massa mantenendo il volley locale ad altissimi livelli a costo di tanti sacrifici, ha trovato il modo di far fruttare le sue grandi competenze. "A Monza mi occupo di gestire le segreterie sportive, sviluppare i territori su cui opera il consorzio – ci spiega Vullo – nello specifico Milano, Sesto San Giovanni, Cinisello, Cernusco, Muggiò e Cantù. E’ di mia competenza la gestione dei rapporti istituzionali con la città metropolitana, il comune di Milano e quelli limitrofi, l’istituto scolastico regionale, le scuole e le famiglie. Per quanto riguarda l’area tecnica organizzo l’attività sportiva di tutti i territori".
Il Consorzio Vero Volley Monza è un autentico colosso, costituito da 6 società e con un network di altre 60 affiliate con sede in tutta Italia. "Parliamo di una realtà unica in Europa ad avere una squadra di A1 sia nel maschile che nel femminile – certifica Vullo –. Siamo a livelli top e l’attività non si riduce alla pallavolo. Comprende progetti tecnologici ed iniziative sociali importanti". Per darcene un’idea il dirigente snocciola qualche numero. "In tutto coinvolgiamo circa 9000 bambini e io mi trovo a gestire indirettamente nei territori dove lavoro 1600 tesserati. Solo su Milano curo i rapporti di 24 impianti sportivi, tra palazzetti e palestre scolatische. In totale abbiamo 54 squadre e 72 allenatori. Se aggiungiamo i collaboratori presenti nel marketing, nella comunicazione e nella segreteria arrivamo ad oltre 170 persone a libro paga".
Italo Vullo mette a disposizione la sua esperienza manageriale nella gestione di aziende e di risorse umane unita a quella maturata nel volley. "A Massa facevo un po’ tutto: presidente, direttore sportivo, responsabile del marketing. Cercavo i soldi e ogni anno, immancabilmente, dovevo anche tirarne fuori. Adesso, invece, svolgo un attività remunerata e che mi gratifica. Mi sveglio al mattino e non mi sembra neppure di andare a lavorare. Abito a Milano e vivo di sport, la mia passione. Riesco a gestire le mie altre attività da qui. Ho un ufficio dentro al Palasport di Monza, in un ambiente spettacolare a contatto diretto con gli atleti. Respiro pallavolo tutto il giorno ed torno a casa la sera privo di stanchezza perché ho lavorato senza neppure accorgermene".