La forza di un allenatore si vede anche da come reagisce alle sconfitte e Massimiliano Pisciotta ha dimostrato di averne tanta assumendosi le responsabilità del ko di Livorno che ha interrotto oltre tre mesi di imbattibilità della sua squadra. "Mi prendo le colpe – ha esternato il tecnico siciliano – e chiedo scusa a tifosi, dirigenza e squadra. E’ stata solo una questione mentale. La conquista della finale di Coppa ha influito sulla testa dei giocatori. Massa è una piazza importante e l’euforia si fa sentire. Qualcuno può aver mollato un po’ anche perché in questa squadra ci sono tanti giocatori che hanno vinto poco o niente e devono acquisire progressivamente una mentalità vincente. Ero io, però, che dovevo dare qualcosa in più e tenere tutti sul pezzo. Non mi sono fatto capire dai giocatori e per questo faccio il “mea culpa“. Abbiamo approcciato malissimo la gara. Nei primi dieci minuti non si poteva fare peggio di così. Ci siamo fatti tre gol da soli e una volta sotto è diventato tutto difficile. Tolto quell’avvio da dimenticare abbiamo sempre tenuto in noi in mano il gioco facendo il bello ed il cattivo tempo. Abbiamo provato a rimescolare le carte e per poco non ci riusciva il mezzo miracolo. Ho l’amaro in bocca perché era una gara da portare tranquillamente a casa".
Sta crescendo la “febbre“ per la finale di Coppa con tre pullman già completati ed il quarto in fase di allestimento ma Pisciotta vuol andare per gradi. "Prima della Coppa c’è un’altra partita di campionato da giocare sabato proprio contro la Sestese che non dobbiamo assolutamente perdere di vista. Ci vuole una vittoria in casa. Alla Coppa penseremo dopo. Non mi preoccupa il fatto di giocare la finale a Firenze, nella provincia della Sestese. A causa degli scherzi del calendario abbiamo giocato le ultime tre gare di Coppa tutte in trasferta ma grazie al nostro pubblico ci sentiamo sempre come in casa".
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