Auguri vecchia, cara Pontremolese 1919. Auguri e in bocca al lupo a tutti i ragazzotti che ne fanno parte. Domani è Pasqua, i cattolici credono nella resurrezione. In un paese di benpensanti avvicinare le festività cristiane al mondo pallonaro per certi aspetti può apparire blasfemo. Guardando dentro la parola, ovviamente in minuscolo, resurrezione, con la speranza che possa diventare patrimonio anche della Pontremolese. Come prima cosa non possiamo dimenticare gli ultimi due tormentati anni per una velocità che non c’è stata e non c’è ancora, per un gioco, se mai è esistito, che ha creato più danni che punti, di una voglia non accettabile per una Pontremolese che tutti vorrebbero nuova e diversa da quello che ci è stato proposto prima da Bracaloni e adesso dal nuovo direttore dell’area tecnica Bellotti.
Pasqua è riconosciuta come la festa della Pace, per carità, non fraintendiamo, in momenti come questi va assolutamente sostenuta. Però, per raggiungerla servirebbe che in campo scendesse una Pontremolese, meno mollacciona, balbettante e timorosa. Invece cammina ancora al piccolo trotto, frutto di una preparazione estiva quantomeno discutibile. In buona sostanza dalla ripresa delle ostilità fino al 5 maggio in campo ci dovrà andare una squadra con nuove idee, dotata di una grinta tutta nuova.
Il presidente del club di piazza Caduti di Superga Pier Giorgio Aprili ha sempre chiesto di vedere all’opera un undici caparbio, capace di espremersi fino all’ultima goccia di sudore, che corra inseguendo l’avversario, ma soprattutto capace di farsi inseguire. Insomma, determinati prospetti che fin qui stanno deludendo capiscano che la Pontremolese è la Pontremolese, quindi non è più concesso cullarsi sullo stato sinergico della società, puntualmente presente. Tutti dovranno cementarsi in un corpo unico per dare concretezza alla conquista della seconda piazza degli spareggi promozione. Iniziative sante condivise dal popolo dell’Azzurra. Da martedì dopo il faccia a faccia, che si è tenuto nello spogliatoio alla ripresa degli allementi con il ditti Lecchini, si è capito che l’area tecnica non potrà più concedersi divagazioni tattiche che appartengono a chi non conosce i trabocchetti della categoria. Via, non è una rivoluzione perché di rivoluzioni in questi anni ne sono state fatte fin troppe, quasi tutte sbagliate clamorosamente. Rivoluzione e ottimismo, ma soprattutto gran lavoro di restauro da apportare alla comitiva azzurra. Adesso, si riparte con la speranza di vedere a Pietrasanta una Pontremolese completamente diversa da quelle delle ultime partite di campionato, ripartendo con una voglia maggiore, con la certezza di avere i mezzi per raggiungere l’obiettivo chiesto dalla società: secondo posto.
La classifica di Promozione: Viareggio 56, Pietrasanta 50, Real Cerretese 47, Casalguidi e Lunigiana Pontremolese 46, Castelnuovo Garfagnana44, Larcianese 42, San Piero a Sieve 41 e Lampo Meridien 41, Intercomunale Monsummano 38, San Marco Avenza 3 e Viaccia Calcio 32, Settimello 24, Alleanza Giovanile 23, Maliseti Seano 17, Pieve Fosciana 12.