Partite sulla spiaggia, l’immancabile agonismo misto a grinta, il caratteristico terzo tempo. Tutto questo è stata la seconda edizione del “Beach Rugby“, una giornata nella “Beach rugby arena“ allestita alla Partaccia, dove protagonista è stata la palla ovale. Organizzata dalla “Apuani Rugby“ di Massa, alla manifestazione hanno partecipato under e senior. In mattinata i protagonisti sono stati bambini e ragazzi delle formazioni giovanili (una quarantina, dai 6 ai 14 anni di età) provenienti da La Spezia, Parto e Firenze, oltre agli apuani padroni di casa. Nel pomeriggio la palla è passata agli old senior (anch’essi una quarantina) con i “Trinceroni“ di Scandicci, i “Magna Orecchi“ di Massa, i “Ribolliti“ di Firenze, i “Farafulla“ di Mulazzo di Lunigiana.
"Non è un attività federale, ma promozionale – spiega Davide Bernabei, il presidente degli Apuani Rugby –. Siamo nati nel 2007 e tra alti e bassi riusciamo a fare attività sportiva. L’anno peggiore è stato il 2020, quello del Covid, eravamo rimasti con una decina di bambini. Poi sono iniziati nuovi arrivi, altri sono tornati e oggi abbiamo un centinaio di tesserati e dove riusciamo, cerchiamo di fare anche propaganda nelle scuole elementari e medie, ma tutta l’attività soffre per la mancanza di una struttura su cui poter contare. Dal 2017 non abbiamo più la squadra senior che giocava nel campionato di Serie C (nel rugby ci sono A elite, A, B e C, ndr), le imprese della squadra nazionale sono un forte traino, ma il rugby resta uno sport di nicchia, bellissimo, ma con alcuni preconcetti come quello che per praticarlo occorre un fisico robusto, mentre invece è uno sport per tutti e c’è un ruolo per qualsiasi tipo di fisico, mentre i bimbi possono già iniziare a 4 anni. Il nostro obiettivo è giocare e divertirsi, dare una opportunità a tutti perché qui giocano tutti. E’ uno sport educativo".
Maurizio Munda
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