GIANLUCA BONDIELLI
Sport

Scocca l’ora della verità per la Carrarese. Non sono ammessi errori contro il Sudtirol

Oggi a Bolzano gli azzurri affronteranno una delle squadre più in forma del momento. L’obiettivo è tornare a muovere la classifica

Saranno circa duecento i fedelissimi della Carrarese che seguiranno la squadra nella trasferta di Bolzano

Saranno circa duecento i fedelissimi della Carrarese che seguiranno la squadra nella trasferta di Bolzano

Giornata campale per la Carrarese che questo pomeriggio a Bolzano ha un crocevia importante del proprio campionato. Gli azzurri sono ospiti di quel Sudtirol che fino alla scorsa giornata le era sempre stato dietro in classifica. Gli altoatesini nel girone di ritorno stanno tenendo il piede fisso sull’acceleratore e sono riusciti domenica a tirarsi momentaneamente fuori dalla zona retrocessione compiendo il sorpasso proprio sulla Carrarese (33 punti contro 32). Dalla zona rossa continua a restar fuori anche la compagine apuana ma il margine ormai è sottilissimo. C’è bisogno impellente di punti per allungare la distanza dal baratro.

La priorità è uscire imbattuti dallo stadio “Drugo“ perché questo consentirebbe di muovere la classifica e nel contempo di mantenere in attivo lo scontro diretto proprio col Sudtirol. I tre punti, invece, sarebbero un toccasana incredibile ed un bel credito da assicurarsi in ottica futura. Il rammarico più grande per la Carrarese è quello di non potersi giocare tutte le sue armi in questo momento cruciale della stagione per una serie di defezioni importanti ma questo non può e non deve rappresentare un alibi.

Calabro per oggi ha recuperato quanto meno Guarino. Resta da capire se il difensore di Molfetta potrà giocare dal primo minuto o se la sua presenza tra i convocati figura più che altro come soluzione di emergenza nel caso ci fosse necessità di attingere ad una panchina a corto di difensori. La mancata titolarità di Guarino spianerebbe la strada al debutto di Fontanarosa, giocatore arrivato a gennaio ma rimasto sinora un’oggetto misterioso perché mai sceso in campo, o imporrebbe un arretramento nei tre dietro di Zanon, mossa forzata a cui si è già ricorso in stagione. Nel suo modulo flessibile, che oscilla costantemente tra il 3-4-2-1 ed il 3-5-2, il tecnico salentino dovrà poi valutare se ricorrere a tre centrocampisti puri o se utilizzare un giocatore con caratteristiche più offensive.

Davanti il punto fermo rimane Finotto che al netto di qualche errore sotto porta garantisce lotta ed intensità. Accanto a lui potrebbero giocare Melegoni, come accaduto a Reggio Emilia nell’ultima trasferta, Cherubini o Torregrossa. C’è anche la possibilità che di questi tre giocatori ne scendano in campo due contemporaneamente. Nelle scelte di Calabro peseranno molto le risultanze del lavoro settimanale perché soprattutto dalla cintola in su i potenziali ballottaggi potrebbero essere diversi.

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