Tennis Musetti, un bronzo olimpico inaspettato. La consacrazione all’ombra della Torre Eiffel

Alla fine è arrivata una medaglia olimpica inaspettata, e proprio per questo anche più apprezzata. Poi, come da prassi, in tanti si sono aggregati al carro del vincitore, ma anche a Parigi per Lorenzo Musetti i riflettori olimpici si sono accesi un po’ in ritardo. Il tennista carrarese ha vinto il bronzo contro il canadese Felix Auger Aliassime (classe 2000, numero 13 del tabellone olimpico e numero 19 del ranking internazionale con 2115 punti).

Classe 2002, numero 16 del ranking (2340 punti) e numero 11 del tabellone parigino, nella prima parte del torneo Musetti ha giocato all’ombra della torre Eiffel ma anche nell’ombra dei media. I primi due turni contro il francese Gael Monfils (classe 1986, numero 31 del ranking) vinto per 2-0 (6-1, 6-4) e contro l’argentino Mariano Navone (classe 2001, numero 37) sono passati quasi in punta di piedi. Visto il risultato di rilievo, è cambiata qualche cosa al termine della partita di ottavi dove, contro l’americano Taylor Fritz (classe 1997, numero 12) per 2-0 (6-4, 7-5) Musetti si è imposto un po’ a sorpresa e contro il pronostico. Ma è assurto all’onore delle cronache quando nei quarti ha eliminato il tedesco Alexander Zverev (classe 1997, numero 4 del ranking) con un altro 2-0 (7-5, 7-5) centrando le semifinali dove è stato eliminato dal serbo Novak Djokovic (classe 1987, numero 2) per 0-2 (4-6, 2-6).

Prima oscurato dalla notizia della rinuncia di Sinner, poi dalle imprese di Jasmine Paolini nel singolare, il momento di Musetti è arrivato quando, con le eliminazioni Arnaldi (al secondo turno del singolo) e della coppia Bolelli-Vavassori nel doppio (anche Musetti è stato eliminato al primo turno nel doppio con Darderi), è rimasto l’unico italiano in gara, mentre tra le donne anche la Paolini era costretta alla resa nel terzo turno del singolare, dopo che la Cocciaretto, la Errani e la Bronzetti erano state eliminate al primo turno. Con questa medaglia di bronzo, Lorenzo eguaglia il record italiano che risale ad un secolo fa, quando nel 1924 e sempre a Parigi, Umberto de Morpurgo salì sul terzo gradino del podio del tennis.