Carrara, 16 luglio 2012 - «COMMISSIONE antimafia: mi domando dove sta la novità». Così interviene sulla presenza della criminalità organizzata alle cave Gino Angerlo Lattanzi, dirigente della Cna della Liguria, che da tempo si sta battendo affinché il fenomeno emerga. «L’onorevole Granata — scrive Lattanzi — intervenne con il prefetto Achille Serra ad una iniziativa sulla legalità, organizzata dalla Cna Liguria. Un’iniziativa che contribuì a scoperchiare quanto accadeva in Liguria e che successivamente ha portato allo scioglimento dei consigli comunali per infiltrazioni mafiose dei comuni di Bordighera e Ventimiglia e a una serie di arresti. Per quanto riguarda Carrara, la commissione antimafia agisce su precisi rapporti della Dia e della magistratura. Ricordo le dichiarazioni del magistrato antimafia Anna Canepa che sostenne che la ndrangheta si muove dal ponente ligure fino alle cave di Carrara».
ANCHE il prefetto Luigi De Sena, anche lui vice presidente della commissione antimafia, durante un convegno sulla legalità tenutosi lo scorso giugno a Genova e sempre organizzato dalla Cna Liguria, prosegue Lattanzi, «mi aveva detto dell’interesse della commissione antimafia nei confronti delle cave di marmo. Non dimentichiamo che uno dei pochi collaboratori di giustizia della ndrangheta, Saffioti, che operava nel trasporto dei detriti e che viveva sotto protezione lasciò il nostro territorio dichiarando di non sentirsi sicuro. Oggi non deve fare paura se le istituzioni parlamentari e la magistratura si interessano al fenomeno della criminalità organizzata a Carrara, ma ciò deve essere inteso come un beneficio per tutti, in quanto significa che lo Stato c’e’ e agisce».
«SIAMO — conclude Lattanzi — in una crisi economica devastante, ma ora più che mai devono essere affermati i valori della legalità, del rispetto delle regole del lavoro e delle persone, in un mercato che non deve essere più condizionato dall’evasione, dalla corruzione e dalla criminalità`organizzata. Solo a questo modo l’Italia potrà rivedere la luce, crescere e ridare speranza e futuro alle imprese e alle nuove generazioni».
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