Massa Carrara, 2 maggio 2013 - La Filanda di Forno, fabbrica di cotone di fine Ottocento, è stata riconsegnata alla collettività e l’auspicio è che torni a vivere dopo anni di declino e di incuria.
Il vecchio cotonificio ligure è entrato a far parte del patrimonio del Comune di Massa nel 1983 e dopo pochi anni, all’ultimo piano, si stabilì la sede del Parco regionale delle Alpi Apuane. Sede che da alcuni anni è stata trasferita a Massa e che ha segnato l’inizio dell’ulteriore decadimento della struttura.
Il piano terra dello stabile è adibito a Museo di archeologia industriale e raccoglie i macchinari e gli utensili recuperati, riferiti all’antica lavorazione del cotone. Un Museo che oggi è stato restaurato, con inventario e catalogazione di tutti gli attrezzi presenti.
La Filanda di Forno è una struttura molto suggestiva tanto che in passato è stata prescelta da artisti del calibro di Renato Zero e Pino Daniele per realizzarvi dei video musicali. Sorta per volere di imprenditori savonesi, venuti a conoscenza dell’imponente sorgente del fiume Frigido, la fabbrica fu inaugurata nel 1891 e arruolava quasi mille operai, quasi tutte donne, le “filandine”. Attorno ad essa, nacque un tipico villaggio industriale, dimora dei dirigenti e delle maestranze che venivano da fuori.
L’attività chiuse con la crisi della seconda guerra mondiale, nel 1942, e l’opificio venne distrutto dai tedeschi nell’estate del 1944 con bombe incendiarie, ponendo fine a un sogno e a quello che era “il bene del paese”.
La parte antistante della fabbrica venne recuperata negli anni 80-90 e adibita a sale mostre e convegni, oltre che centro di accoglienza del Parco delle Apuane. La Filanda, dunque, rappresenta oggi ciò che resta del grande opificio tessile di fine Ottocento. La struttura, nuovamente rimessa in ordine dall’amministrazione locale, (con abbattimento delle barriere architettoniche) è stata riconsegnata alla comunità e numerose sono le iniziative che le varie associazioni hanno in cantiere per animarla.
La storia della Filanda e delle sue filandine sta diventando motivo di interesse per tante persone.
Angela Maria Fruzzetti la racconta nel suo libro “Le donne della memoria - La memoria delle donne”, arricchito di un video-interviste in cui si raccolgono le testimonianze, i gesti, le voci, i ricordi delle ultime filatrici di quella fabbrica. Sulla scia di questo affascinate percorso, è stata organizzata in occasione del primo maggio un’escursione guidata a Forno lungo i sentieri della memoria, con letture tratte dal libro. Gli escursionisti, guidati da Apuantrek, a fine percorso sono stati accolti alla Filanda dall’autrice del libro. Presenti anche tre delle anziane intervistate: Bruna Balloni e le sorelle Siria e Domenica Fruzzetti. L’autrice ha presentato al pubblico le tre anziane stimolandole a raccontare episodi legati alla storia di quell’ antica fabbrica.
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