L’anticiclone africano non molla la presa (per ora). Ma c’è una data: ecco quando cambia il meteo

Farà ancora molto caldo, almeno fino a metà della prossima settimana. Ma arrivano i segnali per un primo cambiamento meteo

Meteo, continua il caldo africano ma c'è una data in cui tutto potrebbe cambiare

Meteo, continua il caldo africano ma c'è una data in cui tutto potrebbe cambiare

Firenze, 10 settembre 2023 – L’anticiclone africano si è pienamente impossessato della nostra Penisola, caratterizzata da tempo stabile e del clima caldo e con temperature anche di 4-6 gradi al di sopra delle medie specie sulle regioni del Centro-Nord. 

Quanto durerà il caldo estivo?  

Gli ultimi aggiornamenti del Centro meteo italiano confermano che anche per la prossima settimana le condizioni meteo saranno stabili con un clima quasi estivo con massime diffusamente superiori ai +30 gradi.

I primi temporali

Solo nella seconda parte della settimana il transito di un piccolo cavetto d'onda potrebbe portare qualche temporale ad affacciarsi di nuovo sulle regioni settentrionali.

Il Caronte di settembre

Siamo in pieno ‘Caronte di settembre’, l' anticiclone africano fuori stagione. L'alta pressione di origine subtropicale si espanderà, come ha fatto Caronte a luglio, fino alla Scandinavia: sono previste anomalie termiche, cioè scarti di temperatura rispetto alle medie climatologiche del periodo, fino a +12°C nella Lapponia svedese, +10°C tra Finlandia, Repubbliche Baltiche, Germania, Francia ed Inghilterra. In Italia, specie al Nord, avremo 7-8 gradi oltre la media del periodo con il Caronte di settembre.

Le differenze col Caronte di luglio

Il meteorologo  Mattia Gussoni ci tiene però subito a precisare che ovviamente non toccheremo i 40-45 gradi come con Caronte a luglio. Le ore di sole a luglio sono più di 15 mentre tra la prima e la seconda decade di settembre il sole sorge poco prima delle 7 e tramonta verso le 19.30, con circa 12 ore e 30 minuti di riscaldamento solare e 11 ore e 30 minuti di raffreddamento notturno.

Tutto ciò è determinante nella previsione di temperature massime di 35-36 gradi contro i 42-44 gradi medi dei picchi di luglio, seppur in presenza di un anticiclone africano del tutto simile al Caronte pienamente estivo: ritroveremo la stessa potenza e più o meno la stessa estensione a livello europeo. Ma come detto ci stiamo avvicinando all'equinozio d'autunno e dal 23 settembre la notte vincerà sul giorno, le ore di buio saranno superiori alle ore di luce. Già adesso le temperature scendono di diversi gradi durante la notte, permettendo un riposo migliore rispetto alle afosissime notti tropicali di luglio e agosto.

Dunque per almeno una settimana tornerà dunque il sole ed il caldo su tutta l'Italia: unica insidia qualche refolo di aria fresca atlantica al Nord che potrebbe portare dei temporali su Alpi e Prealpi, specie tra il 12 ed il 13 settembre.

Ma quando le temperature inizieranno a scendere? Il meteorologo Stefano Rossi spiega che “a metà della prossima settimana l'alta pressione comincerà a perdere energia sul suo bordo più settentrionale sotto la spinta di venti più freschi collegati al flusso atlantico che sta facendo di tutto per spingere la sua fresca influenza a latitudini più meridionali”. “Ciò si tradurrà – va avanti Rossi – nell'arrivo di qualche nota d'instabilità sulle aree più settentrionali del Nord Italia e dunque su Alpi, Prealpi e solo occasionalmente sul comparto occidentale della Valle Padana. In questo frangente le temperature perderanno qualche punticino al Nord, mentre continuerà a fare molto caldo altrove”. 

Quando cambia il meteo: c’è una data

Per vedere un cambiamento più evidente nella circolazione generale, spiega ancora Stefano Rossi, “bisognerà attendere almeno fino al 17/18 del mese quando il flusso atlantico pare essere in grado di scendere ulteriormente di latitudine portando così un più marcato calo termico al Nord e su parte del Centro. A conti fatti sarebbe proprio questa la data prevista per l'arrivo di un contesto sicuramente più autunnale, quanto meno per le regioni del Nord”.