Firenze, 6 ottobre 2023 – Quanto durerà il caldo anomalo di queste settimane? E’ sicuro che, almeno fino al 10 ottobre, tutta la Penisola, Toscana compresa, sarà caratterizzata da temperature sopra le medie stagionali e bel tempo.
Ma lo scenario potrebbe cambiare per prossimi mesi con l’ingresso del fenomeno climatico detto 'El Nino’ che dovrebbe smussare i picchi di caldo. Queste le previsioni del meteorologo e climatologo del Consorzio Lamma-Cnr Giulio Betti.
«Al momento - sottolinea - si può dire che non si intravedono cambiamenti almeno fino al 10 ottobre, ad eccezione di una lieve diminuzione delle temperature, tra mercoledì e venerdì, cui farà seguito un nuovo rialzo termico». Ma se parlare di previsioni a breve termine è realistico, «è impossibile - secondo l'esperto - parlare ad esempio del prossimo novembre, dicembre o addirittura di gennaio. Quello che è certo è che è in azione El Nino, che in Europa produrrà i suoi effetti tra novembre e marzo, e avrà l'effetto di smussare gli eccessi termici».
Il fenomeno, ha osservato Betti, «si manifesta in media ogni 5 anni influenzando principalmente l'area del Pacifico equatoriale, e vi sono associate correnti umide e precipitazioni,». Difficile è comunque dire, secondo il climatologo, se il blocco anticiclonico che ha portato queste eccezionali temperature sia riconducibile a El Nino.
«L'anticiclone - continua - è più legato alle grandi anomalie regionali in Europa, dove le temperature del mare sono eccezionalmente alte».
A parte una lieve perturbazione nel Nord Italia, da mercoledì a sabato con temperature in lieve discesa, il gran caldo continuerà a manifestarsi fino al 10 ottobre con valori molto al di sopra della media. Dopo un settembre che in Italia «è stato probabilmente il più caldo di sempre», e «certamente lo è stato in Svizzera, Germania e Francia», ottobre si è aperto ancora all'insegna del gran caldo.
«Sbaglia però - nota Betti - chi parla di ottobrata, termine che definisce i pochi giorni consecutivi di sole e temperature gradevoli, sui 24-25 gradi. Nulla a che vedere con gli oltre 30 gradi che abbiamo avuto per più giorni, con il susseguirsi di record termici». A livello globale gli effetti del 'Nino’, ricorda Betti, saranno diversi: siccità e caldo anomalo sono previsti in Australia, mentre farà più freddo negli Usa, nel Canada occidentale e in Scandinavia.