{{IMG_SX}}Montecatini, 7 agosto 2008 - Il pagamento immediato di 50mila euro è stato disposto dal tribunale di Pistoia come parziale anticipazione dei danni subiti da Saverio Latini, l’imprenditore di Lamporecchio rovinato per una vicenda di usura (definita 'Operazione cravatta') in cui ad ottobre erano finiti in carcere diversi personaggi della Valdinievole. Toccherà a Franco Franchi, 54 anni, di Chiesina Uzzanese, ex direttore della filiale di Monsummano della banca di S. Gemignano e S. Prospero, risarcire il Latini, come ha disposto l’ordinanza emessa dal giudice Ernesto Covini.
Il latini, attraverso il suo avvocato Vittorio Amedeo Francois di Firenze, aveva presentato un ricorso basanti sull’ex articolo 700 del codice di procedura civile. In pratica, il legale ha evidenziato che nella fase del giudizio, anche a causa della situazione che si è verificata, il suo assistito si è gravemente ammalato, anche la moglie ha avuto problemi di salute e attualmente Latini non è in grado di provvedere alla quotidiana sussistenza della famiglia, di cui fanno parte due figlie minori. Tutte situazioni documentate al tribunale.
Il giudice con la sua ordinanza ha appunto evidenziato che il Latini non è più stato in grado di far fronte agli impegni necessari per la sussistenza e la dignità della vita sua e dei suoi congiunti. Per questo motivo è stato deciso che il Franchi debba dare un risarcimento immediato e provvisorio di 50mila euro. "Si tratta - afferma l’avvocato Francois - di un bel precedente, a cui potranno da ora in poi fare riferimento tutti coloro che sono vittime di usura. Fino ad oggi era possibile accedere al fondo di usura, ma era necessaria un’attesa di dieci anni per prendere mutui agevolati. Con questo provvedimento viene confermato che il titolare di un diritto può subire un pregiudizio enorme nel corso del giudizio di merito anche dal punto di vista della dignità della persona. Si tratta di un provvedimento più sociale che giuridico".
Nel giudizio di merito l’avvocato Francois ha chiesto un risarcimento di un milione 280mila euro, avendo pagato a Franchi oltre un milione di interessi usurari nel corso di un anno e mezzo tra il 2005 e il 2007, attraverso l’emissione di 140 assegni con tasso minimo del 100% annuo. La prima fase processuale si è chiusa all’inizio di giugno con due condanne e un’assoluzione con la formula del rito abbreviato. Per associazione a delinquere finalizzata all’usura il giudice ha condannato a 6 anni di reclusione e 10mila euro il consulente fiscale montecatinese Guido Carlo Sorini, di 66 anni; e a 5 anni e 6 mesi e 8 mila euro il "mago" Vittorio Barbieri, 62 anni, di Pieve a Nievole. Assolto invece il livornese Claudio Bernini, di 57 anni, che era difeso dall’avvocato Marco Talini del foro di Livorno.
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