Montecatini, 25 novembre 2024 - Edoardo Bennato in tour con Le vie del Rock Sono Infinite. Giovedì 28 novembre, alle ore 21 sarà in concerto al Teatro Verdi di Montecatini, unica data in Toscana. Sul palco i temi che da sempre hanno caratterizzato le sue canzoni e le sue due anime: quella sarcastica, provocatoria e irriverente e quella sognatrice con melodie che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo. Edoardo Bennato torna in concerto nei teatri con Le vie del Rock Sono Infinite Tour. In scaletta brani epici tratti dai concept album “Burattino senza fili” “Sono solo canzonette”, “Abbi dubbi”, “Le ragazze fanno grandi sogni”, “La fantastica storia del Pifferaio magico”, fino all’ultimo “Non c’è” uscito nel 2020. Sul palco i temi che da sempre hanno caratterizzato le sue canzoni rendendole oggi profeticamente attuali: le contraddizioni della società, l’universo femminile, l’attenzione per il mondo in cui viviamo, il tutto accompagnato dalla sua pungente ironia attualizzata ed esasperata fino al paradosso. Oltre due ore di spettacolo nel quale confluiranno le due anime del cantautore: quella sarcastica, provocatoria e irriverente, e l’anima sognatrice con melodie che fanno ormai parte del nostro immaginario collettivo. Il filo conduttore è la sua grinta e il suo incredibile Rock, che ha cavalcato gli anni 80, 90 e 2000 con oltre 21 album in studio, musical e colonne sonore, vincitore nel 2002 di un Nastro d’argento per “Il principe e il pirata”, l'omonima colonna sonora del film di Leonardo Pieraccioni Il cortile di Bagnoli, alla periferia di Napoli, dove è nato, fu il primo palcoscenico di Edoardo. E’ stata la madre ad assecondare le attitudini musicali di Edoardo, Eugenio e Giorgio mandandoli a lezione da un maestro di fisarmonica un giorno d’estate. In quel periodo – eravamo nel cuore degli anni sessanta – alla melodia napoletana dei vari Sergio Bruni e Mario Abbate, Edoardo preferiva i suoni della nuova America come un ragazzo di New York, Londra o Milano. Il juke-box eccitava la sua fantasia. Elvis, Paul Anka e Neil Sedaka i suoi idoli. Era il 1970, l’anno in cui furono pubblicati i primi due quarantacinque giri di Edoardo Marylou e 1941. Nel 1973 Edoardo pubblicò il suo primo album “Non farti cadere le braccia” con la produzione di Sandro Colombini; Da allora è ritenuto uno dei maggiori esponenti del rock italiano, genere che ha spesso unito o alternato al blues , al folk, al punk e allo ska.
Cosa FareEdoardo Bennato in concerto al Teatro Verdi