MAURIZIO COSTANZO
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Montecatini, Luca Argentero porta in scena “Era questa la vita che sognavo da bambino?”

Il 16 maggio al Teatro Verdi

Luca Argentero

Luca Argentero

Montecatini Terme, 13 maggio 2024 - Luca Argentero attraverso le vite di coraggio e determinazione di tre grandi sportivi si racconta al pubblico: "Li ho scelti perché hanno contribuito a definirmi come persona", tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani: Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba. “Era questa la vita che sognavo da bambino?” E’ prodotto dalla Stefano Francioni Produzioni; scritto da Gianni Corsi, Luca Argentero ed Edoardo Leo, che ne cura anche la regia, le musiche sono di Davide Cavuti. L’appuntamento è giovedì 16 maggio alle ore 21, quando al Teatro Verdi di Montecatini il celebre attore si racconta attraverso le storie di tre personaggi dello sport. Con la regia di Edoardo Leo e le musiche di Davide Cavuti. Tre grandi personaggi dalle vite straordinarie, che hanno inciso profondamente nella società, nella storia e nella loro disciplina. Raccontati sia dal punto di vista umano che sociale, con una particolare attenzione al racconto dei tempi in cui hanno vissuto.

Luisin Malabrocca, Walter Bonatti e Alberto Tomba, tre sportivi italiani che hanno fatto sognare, tifare, ridere e commuovere varie generazioni di italiani. Luisin Malabrocca, "l'inventore" della Maglia Nera, il ciclista che nel primo Giro d'Italia dopo la guerra si accorse per caso che arrivare ultimo faceva simpatia alla gente. Walter Bonatti, l'alpinista che dopo aver superato incredibili sfide con la roccia, il clima e la montagna, arrivato a oltre ottomila metri d'altezza, scoprì a sue spese che la minaccia più grande per l'uomo, è l'uomo stesso. Alberto Tomba, il campione olimpico che ha fermato il Festival di Sanremo con le sue vittorie. L'insolito sciatore bolognese che con la sua leggerezza nella vita e aggressività sulla pista è arrivato a essere conosciuto in tutto il mondo come "Tomba la bomba". Maurizio Costanzo