Montecatini, 22 marzo 2024 – Uno degli attori comici più popolari del web sale sul palco del Teatro Verdi di Montecatini: sabato sera, dalle 21, Uccio De Santis si esibirà in “Non so che fare prima”. L’artista pugliese, che ha conquistato giovani e giovanissimi (ma non solo) con la sitcom Mudù, interagirà con il pubblico, raccontando in forma di monologo e di sketch, la vita di un comico «per vocazione». Passando dagli esordi per vincere la timidezza, ai primi innamoramenti, sino ad arrivare al suo grande amore: il teatro.
Andrà in scena con «Non so che fare prima»: per la rappresentazione al «Verdi» ha scelto da dove iniziare?
«No. Il titolo deriva da una frase che ripeto decine di volte nel corso di una giornata. Inizierò da dove mi porterà il pubblico, ma non sarò sempre solo sulla scena: con me anche tre attori (tra cui i volti storici di Mudù, Umberto Sardella e Antonella Genga, ndr). Sarà un’improvvisazione in base all’umore della gente: ho bisogno del calore degli spettatori».
È contento o la sorprende (e spaventa) essere stato conosciuto e apprezzato fuori dalla Puglia soprattutto grazie ai social?
«Sinceramente sono contento. Sono uno di quelli dalla ‘gavetta infinita’: la mia crescita professionale è lenta, ma costante. Non godo dei passaggi televisivi, ma mi dico: spesso chi manca dalla tv da un anno cade nel dimenticatoio, mentre io sui social sono seguito tutti i giorni, magari al mattino, prima di andare al lavoro, o prima di coricarsi, condividendo i miei video, che fa la mia fortuna».
Anche lei porta la Puglia, regione di grandi artisti, a giro per l’Italia: soddisfatto di esserne diventato uno degli ambasciatori?
«Ambasciatore non riconosciuto, ma contento di esserlo. Sono riuscito a riempire con 4mila persone il Teatro di Taormina. Negli ultimi anni, in primis grazie a Checco Zalone e Pio e Amedeo, la comicità pugliese è tornata in auge». Il monologo a teatro sarà il suo futuro? «Mi piace il teatro, ma alterno i monologhi a siparietti con altri attori. Certo, l’‘One Man Show’ mi consente di spaziare: utilizzo pochissimo le barzellette, che all’inizio mi dettero notorietà. E tante volte, trascinato dal pubblico, sforo, dall’ora e cinquanta canonica di spettacolo alle due ore, due ore e dieci».
I testi sono suoi?
«Devo ringraziare mio fratello, Antonio De Santis, già autore di Ale e Franz, e pure le improvvisazioni con altri attori: quando scappa la battuta giusta, la facciamo nostra».
Il suo rapporto con la Toscana e in particolare con Montecatini e il pistoiese? «Luoghi che conosco da turista, ma artisticamente è il mio debutto a Montecatini Terme. Sono pronto: arrivo da un marzo intenso, fatto di tante date al Nord Italia, sconfinando in Svizzera. Poi sono rientrato in Puglia per uno spettacolo di piazza ed eccomi da voi. Sono uno che, specie in estate, fa pure 60 serate di fila, la maggior parte delle quali fuori dalla mia regione. Non mi spaventa far ridere la gente. Solo che… ‘Non so che fare prima’».
Gianluca Barni