REDAZIONE MONTECATINI

Accordo tra due aziende storiche salva 20 posti di lavoro

Casamia srl di Monsummano acquisisce la Maxilar di Larciano

Un momento di presentazione dell'accordo dopo la firma tra la Casamia srl e la Maxilar

Monsummano Terme (Pistoia), 25 febbraio 2020 - Un'azienda storica salvata dal baratro e, con essa, i suoi 20 dipendenti. Si è conclusa così ieri a Monsummano la firma dell'accordo che ha messo a riparo la storia della Maxilar di Larciano, azienda di produzione di mop e articoli per la casa, di cui la Casamia srl di Monsummano ha acquisito un ramo d'azienda, salvandola così da prospettive che sarebbero potute rivelarsi a dir poco buie, a breve.

Un'operazione, quella condotta dai sindacati Cgil e Uil attraverso la Cna, che non solo ha salvato 20 posti di lavoro e professionalità acquisite nel tempo, ma soprattutto ha veicolato un investimento importante fornendo un segnale ottimistico nel settore dell'industria. «Ci fa piacere dare una buona notizia nel settore del lavoro – ha detto Antonio Piacentini di Cna – Larciano è un territorio ancora competitivo e attrattivo per l'industria. L'accordo che è stato firmato tra le due aziende in questione è il segnale di un territorio complessivamente ancora sano, che riesce a rimarginare le ferite che si generano. Sono 10 anni che gestiamo crisi aziendali e Casamia ha tirato fuori da questa situazione un'acquisizione importante uscendo dalla dimensione artigianale e passando così all'industria». Casamia srl è una ditta che da 50 anni produce commercializza prodotti per la casa, dai detersivi alla cosmesi passando per la disinfezione. Fu fondata da Ugo Gori nel 1970 ed è sempre rimasta alla famiglia, prima al figlio Lauro Gori a cui sono subentrate in aiuto anche le due figlie, Romina e Ilaria con i rispettivi mariti ed i loro 15 dipendenti. «Abbiamo sempre seguito la tradizione – ha detto una delle titolari, Romina Gori – ed oggi siamo in 6 di famiglia ad occuparci dell'azienda. Non abbiamo mai fatti un'operazione di questo tipo ma abbiamo ritenuto di fare un buon investimento, recuperando la Maxilar, che era già un nostro fornitore».

Da parte sua la Maxilar, con i suoi 20 dipendenti, propone un'esperienza di 40 anni nel settore e il valore aggiunto della progettazione e dello stampaggio interno alla fabbrica, che dunque si mostra autonoma nell'offerta produttiva. Un'operazione, quella tra le due aziende storiche da 8 milioni di fatturato l'anno e in cui la Maxilar, pur presentando alcuni problemi di gestione, non era ancora mai ricorsa a ammortizzatori sociali. «Maxilar non aveva i numeri per poter godere più di una certa tranquillità – ha detto il segretario Filctem Cgil Emiliano Silvestri insieme al segretario Uiltec Giuseppe Priolini – per questo come sindacati abbiamo salutato questa operazione con favore anche per salvaguardare le professionalità di chi lavora per Maxilar in vista dunque di una ripartenza. Uno spiraglio di luce anche rispetto alle altre crisi di settore, peggiorate in questo periodo dal Coronavirus». Adesso il primo passo è quello del rodaggio. Per 12 mesi Casamia avrà in affitto un ramo d'azienda della Maxilar come passaggio propedeutico alla possibile acquisizione totale.

Arianna Fisicaro