
Una delle sue ultime vacanze è stata nel novembre 2015 per assistere ad un concerto di Roberto Moncini al Tettuccio. Per Lydia Alfonsi, scomparsa ieri a 94 anni nella sua Parma, Montecatini era la seconda città. Era considerata una delle più importanti attrici italiane degli anni ’60 e ’70 e frequentava Montecatini per vacanza e per cure termali più volte ogni anno. Qui aveva amici con cui ogni volta si incontrava.
L’assessore Bruno Ialuna le aveva dedicato una “stella” sulla Walk of fame del viale Verdi, dove sono ricordati tutti i grandi personaggi che hanno frequentato la città. Protagonista sul piccolo e grande schermo, così come in teatro, Lydia Alfonsi aveva legato il suo nome soprattutto al periodo d’oro degli sceneggiati televisivi Rai in bianco e nero. La sua ultima apparizione era stata nel film di Roberto Benigni "La vita è bella" (1997), nel ruolo dell’editrice Guicciardini.
Dopo un’intensa attività teatrale e cinematografica, Alfonsi aveva raggiunto la popolarità soprattutto per le sue drammatiche interpretazioni dei teleromanzi degli anni Sessanta. Si era rivelata al grande pubblico televisivo nel 1960 come protagonista di "La Pisana", sceneggiato tratto da "Le confessioni di un italiano" di Ippolito Nievo e realizzato dalla Rai per celebrare il centenario dell’Unità d’Italia. Fece scalpore all’epoca una scena audace in cui la Pisana, in camicia da notte, invitava Carlino (Giulio Bosetti) nella sua camera da letto.
Nella vita Lydia Alfonsi è andata dove l’ha portata il cuore, cioè alla conquista dei successi in teatro, televisione e cinema, forse, rinunciando a una corona di regina per la sua amicizia speciale con re Hussein di Giordania. "Si è parlato spesso – ci aveva raccontato - della mia amicizia con re Hussein e si è detto di tutto. Conservo ancora le sue lettere. Tra di noi c’era una profonda stima e un grande affetto, ma quando si è trattato di scegliere, la mia vita ha preso una strada diversa".
Infatti fu il regista Giacomo Vaccari, morto a soli 32 anni, a dare una svolta all’attività professionale (e umana) di Lydia Alfonsi, che fu prescelta come protagonista de La Pisana. I suoi successi televisivi proseguirono con Mastro don Gesualdo, che le valse la Maschera d’argento, e tanti altri lavori. "Oggi – ci raccontò l’attrice nella sua ultima vacanza montecatinese – non ci sono più sceneggiati televisivi come quelli che interpretavo io". Il teatro, più che la televisione e il cinema, ha rappresentato tutto o quasi per Lydia Alfonsi.
E’ stata anche una grande interprete di tragedie greche, realizzando nel 1978 il record di 12mila spettatori per Elena di Troia, battendo il primato che resisteva dal 1914, anno di nascita delle Siracusane, nonostante la tv trasmettesse in contemporanea l’arrivo a Napoli di Maradona.
Mauro Lubrani
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