
La scena dell’incidente e la foto della vittima Simone Spinosi (Goiorani)
Simone Spinosi non ce l’ha fatta. Dopo più di due mesi di sofferenze e speranze di ripresa, il giovane di 37 anni, titolare del bar Le Panteraie alla Casina Rossa, è morto ieri all’ospedale San Jacopo di Pistoia. L’incidente che lo ha portato alla morte è avvenuto il 16 maggio scorso. Fatale uno scontro con una macchina avvenuto in tarda serata in viale Diaz, all’incrocio con viale Colombo, in direzione della Funicolare. Tutti i passanti temettero subito che l’uomo fosse morto sul colpo. Sul posto, in seguito alla chiamata al numero di emergenza 112, giunsero l’automedica e le ambulanze della Società di Soccorso Pubblico di Montecatini e della Pubblica Assistenza Monsummanese. Sul posto arrivò anche una volante del commissariato insieme ai vigili del fuoco. Questi ultimi dovettero aiutare a fare uscire il proprietario della macchina coinvolta nell’incidente, rimasto bloccato nel veicolo. La vettura poteva rischiare di prendere fuoco da un momento all’altro. Le operazioni di rianimazione di Simone Spinosi si rivelarono subito estremamente difficili, medici e operatori sanitari intervenuti temettero che potesse perdere la vita. Le condizioni del ferito poi si stabilizzarono e fu possibile trasferirlo all’ospedale di Pistoia.
Simone era padre di una figlia. Era molto impegnato nel volontariato, prima con la Società di Soccorso Pubblico di Montecatini, poi con il Nucleo Operativo Radioemergenza. "Siamo davvero sconvolti – spiega il coordinatore Andrea Mussi –. Sapevamo che le sue condizioni erano peggiorate, ma non ci aspettavamo questo". Anche l’ex sindaco Luca Baroncini è affranto per l’accaduto. "Lo avevo conosciuto nel suo ruolo di volontario del Nucleo Operativo Radioemergenza – spiega – di cui faceva orgogliosamente parte, nelle tante operazioni di protezione civile che ci sono state nel mio mandato, ma poi anche come gestore del bar Le Panteraie. Lo considero un amico e sono molto addolorato. Ho pregato tanto per lui, ma non ce l’ha fatta. Come volontario ha sempre servito con passione la comunità e non aveva problemi a far le due o le tre la notte per soccorrere chi aveva bisogno. Aveva un grande cuore. Sentite condoglianze e un caro abbraccio ai familiari cui sono sentitamente vicino in questo momento così duro. Lo ricorderò per sempre". Daniele Bernardini