
Addio allo storico farmacista Satti: la famiglia fondò il negozio nell’800
Ha destato grande commozione a Monsummano la scomparsa di Carlo Luigi Satti. Aveva 80 anni. Ieri la città si è stretta intorno alla famiglia a cui appartiene ancora la storica farmacia cittadina, durante le esequie che si sono tenute alla Basilica della Fontenova. Persona dall’indole discreta e seria, Carlo Satti riservava le esternazioni più sentimentali all’intimità della propria famiglia. Sposato con Emma e padre di tre figli, lascia nello sconforto l’intera famiglia, le nuore e i cinque nipoti oltre alla sorella Orietta. "Il babbo era troppo buono, ci ha viziato tutti" racconta il minore degli eredi, Lorenzo Satti, avvocato e consigliere comunale a Monsummano, mentre il fratello Antonio conduce una carriera da commercialista e Giovanni, il più grande, porta avanti la tradizione di famiglia ereditata dal padre, come farmacista.
E proprio come farmacista Carlo Satti era stato premiato lo scorso 5 novembre dall’ordine dei farmacisti per i suoi 50 anni di iscrizione in una emozionante celebrazione a Villa Cappugi. Durante la premiazione l’ordine d’appartenenza aveva ricordato la sua dedizione alla professione a la sua partecipazione concreta alle attività dell’ordine stesso, nel quale in passato aveva anche ricoperto un ruolo nel consiglio. "Storico farmacista di Monsummano porta avanti la tradizione speziale del padre e della famiglia, che in città fondò e aprì la farmacia Satti nel 1898". Ricoverato per problemi cardiaci sette anni fa al centro di Massa, la situazione generale della sua salute è andata peggiorando fino all’ultimo ricovero all’ospedale di Pescia alcuni giorni fa, da cui era stato rimandato a casa lunedì scorso, con una prognosi che vedeva le sue condizioni di salute comunque stazionarie. Il tempo di tornare a casa lunedì e nella notte, Carlo Satti è venuto a mancare. "Ci lascerà dei grandi insegnamenti di vita – dicono i figlioli – e lo ricorderemo anche per la sua grande passione per la barca e per l’amore incondizionato che aveva per la sua montagna e la sua Garfagnana, in particolare per San Romano di dove erano originari i nonni e dove andrà a riposare per sempre nella cappella di famiglia, come è sempre stato suo desiderio".
Arianna Fisicaro